I fratelli Salvatore e Vittoria Ferragamo col padre Ferruccio
Il welfare aziendale assume nuove forme che vanno oltre il buono-benzina, il buono-spesa o la palestra e approda nel grande mondo della sostenibilità. Apripista è il Borro – azienda vitivinicola biologica attiva anche nell’ospitalità di charme di Ferruccio Ferragamo, che la guida con i figli Salvatore e Vittoria – che ha deciso di cedere ai dipendenti, a un prezzo concordato, il surplus di energia elettrica rinnovabile prodotta dai pannelli fotovoltaici installati nella proprietà di 1.100 ettari ai piedi del Pratomagno, nel Valdarno aretino.
Contributo di 300 euro all’anno per abbattere la bolletta del lavoratore
Il welfare aziendale avrà un valore massimo di 300 euro all’anno (che andranno ad abbattere la bolletta del lavoratore) e i primi 30 dipendenti a cui sarà applicato (su base volontaria) sono quelli che ricoprono i profili più bassi, con la prospettiva di arrivare poi a coinvolgere tutti i 230 dipendenti. Il progetto, chiamato “Il Borro Green energy & welfare aziendale” è stato ideato al Tavolo della Sostenibilità promosso da Confindustria Toscana Centro e Costa e partirà tra pochi mesi, nel gennaio 2025, dopo che Il Borro avrà scelto l’operatore di energia green con cui i lavoratori dovranno firmare il contratto di fornitura. Il partner tecnico dell’operazione, che assiste Il Borro, è la fiorentina Tera Energy, società benefit.
Il prezzo dell’energia rinnovabile sarà inferiore di circa il 30%
Il prezzo dell’energia green ceduta, inferiore mediamente del 30% rispetto al prezzo di mercato, sarà fissato dal Borro nell’accordo-quadro che sarà stretto col dipendente. I vantaggi sono tre: ridurre il costo dell’energia; ridurre l’impatto ambientale, attraverso un’azione che promuove la sostenibilità; fare welfare aziendale ottenendo vantaggi fiscali sia dal lato del lavoratore (che abbatte il cuneo fiscale) sia dal lato aziendale (che riduce l’imponibile fiscale). “Senza dimenticare il fatto – spiega Roberto Olivieri di Tera Energy – che si crea così una comunità aziendale che si muove in direzione della sostenibilità e si fa cultura del green, si tratta l’energia in maniera contemporanea. E’ un progetto che porta beneficio all’azienda, al lavoratore e all’ambiente”.
Nel 2023 prodotti 2,47 gigawattora di energia elettrica green
Il Borro – che in 30 anni è diventato uno dei più prestigiosi hotel-diffusi della campagna toscana (affiliato Relais & Chateaux) con 200 posti letto distribuiti tra suite e ville, quattro ristoranti, spa, piscine, galleria d’arte, maneggio, pollaio, ovile, caseificio, orto, frantoio e 85 ettari di vigneti – nel 2023 ha prodotto attraverso i propri impianti fotovoltaici 2,47 gigawattora di energia elettrica rinnovabile; il surplus, non utilizzato dalla grande tenuta di Ferruccio Ferragamo, rappresenta circa il 20%. L’attenzione alla sostenibilità è legata alla filosofia dell’azienda, che ha appena pubblicato il bilancio di sostenibilità 2023 che indica un valore generato dal gruppo di 23,1 milioni di euro (+14%), legato soprattutto alla decisione di tenere aperto l’albergo quasi tutto l’anno e alla crescita del settore vinicolo.
Salvatore e Vittoria Ferragamo hanno voluto il progetto
Il progetto, fortemente voluto da Salvatore e Vittoria Ferragamo, rappresenta una nuova sfida per il Borro in tema di welfare aziendale e sostenibilità energetica. “L’energia è una risorsa cruciale per affrontare molte delle sfide globali – afferma Salvatore Ferragamo – L’energia sostenibile, in particolare, offre l’opportunità di rendere più equilibrato il rapporto tra società e ambiente”. Questo progetto sta particolarmente a cuore a Vittoria Ferragamo, responsabile Sostenibilità del Borro “perché mira direttamente al benessere dei nostri dipendenti – spiega -. Oggi il welfare aziendale è una leva strategica per attrarre e trattenere talenti, offrendo vantaggi concreti non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di qualità della vita”.
Bigazzi: “Sostenibilità ambientale e benessere dei lavoratori sono correlati”
“L’innovativa soluzione di welfare aziendale messa in campo da questo progetto – sottolinea il presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa, Maurizio Bigazzi – testimonia non solo il lavoro orientato al risultato che il Tavolo della Sostenibilità sta portando avanti, ma è anche l’ulteriore dimostrazione che per un’impresa la sostenibilità ambientale e il benessere dei lavoratori sono strettamente correlati. Il fatto che siano due nostre imprese a sperimentare per prime questo progetto di welfare, ci spinge a lavorare con ancora maggiore convinzione in questa direzione”.
Silvia Pieraccini