Daria Orlandi, presidente di Ance Toscana nord
La misura del superbonus 110% – introdotta dal Governo nell’estate 2020 per stimolare la ripresa del settore edilizio e oggi al centro di polemiche per le incertezze interpretative e gli abusi applicativi – deve “diventare strutturale, in modo che i benefici siano generalizzati” (oggi la misura è temporanea, con scadenze diverse a seconda che si tratti di condomini o di edifici unifamiliari).
Fuori dal mercato chi non è qualificato
A ribadire la necessità di stabilizzazione è ora, in un comunicato, la neo presidente di Ance Toscana nord (Prato, Pistoia, Lucca), Daria Orlandi, che ricorda l’impatto positivo – in termini di nuove tasse, Iva, contributi, lavoro, risparmio energetico – messo in moto dal superbonus, e misurato da uno studio commissionato da Ance nazionale. “Certo è importante che le opere siano eseguite a regola d’arte – aggiunge Orlandi – e purtroppo osserviamo che troppi si improvvisano ‘impresa’, senza averne le competenze: sollecitiamo tutti a controllare bene le credenziali professionali dell’azienda a cui affidano la ristrutturazione della propria casa”.
Rischio di fallimenti se non si sbloccano i crediti fiscali accumulati
In quest’ottica Ance Toscana nord ha organizzato e potenziato i corsi di formazione sull’allestimento di ponteggi e sull’installazione dell’isolamento a cappotto alle Scuole edili di Lucca, Prato e Pistoia. Fondamentale, sottolinea l’associazione, è che nell’immediato “vengano sbloccati i crediti per eseguire i contratti in corso e portare a termine i lavori già affidati o addirittura iniziati; in assenza di tale provvedimento, le imprese non potranno smaltire l’enorme mole di crediti fiscali accumulata, e alcune sono già a rischio di incolpevole fallimento” .
Silvia Pieraccini