Il rigassificatore offshore Olt al largo della costa livornese
In attesa della nave rigassificatrice da posizionare, secondo le previsioni del Governo, nel porto di Piombino per far fronte all’emergenza gas nazionale, anche Olt – il rigassificatore offshore ancorato dal 2013 a 22 chilometri dalla costa livornese – si prepara ad aumentare la capacità come anticipato da t24 nel marzo scorso e poi confermato dal Sole 24 Ore in luglio.
Un miliardo e 250 milioni di metri cubi di gas in più all’anno
La società Olt Offshore Lng Toscana, partecipata da Snam (49%) e fondo First Sentier (48%), ha presentato al ministero della Transizione ecologica – scrive oggi, 30 agosto, il Sole 24 Ore – la richiesta di aumentare il potenziale dagli attuali 3,75 miliardi di metri cubi all’anno fino a 5 miliardi di metri cubi, senza modifiche alla struttura ma solo alla catena logistica. Olt oggi viaggia a pieno regime e ha saturato la capacità per il 2022-2023.
L’aumento di capacità di Olt andrà di pari passo con quello del rigassificatore offshore di Rovigo (da 8 a 9 miliardi di metri cubi l’anno adesso, che diventeranno 11 miliardi nel 2025) e rappresenta la mossa del Governo per far fronte alle mancate forniture russe che si affianca all’arrivo di due navi rigassificatrici, Golar Tundra a Piombino e Bw Singapore a Ravenna. Per quella di Piombino le polemiche non si fermano.
Silvia Pieraccini