E’ cresciuto del 19% nel 2022 – e l’obiettivo è quello di una crescita ulteriore – il fatturato in Toscana del gruppo bresciano Clerici, che opera nella distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredo-bagno: i ricavi dell’anno passato in Toscana sono arrivati a 175 milioni di euro, su un totale di 779 milioni (+33,6%) registrati nelle nove regioni italiane in cui il gruppo opera con le sue insegne. Il core business è costituito dalla vendita a clientela professionale come installatori idraulici ed imprese edili: nei suoi 33 magazzini, di cui 7 affiancati anche da showroom) Clerici impiega in Toscana oltre 350 dipendenti.
Quattro insegne, più di trenta magazzini
Sono quattro le insegne della galassia Clerici che hanno punti vendita in Toscana: la più grande in termini dimensionali è Palagini (fatturato 2022 a 126 milioni di euro, +14%), azienda storica entrata a far parte del gruppo nel 2019, con 15 punti vendita in regione; nel 2022 sono confluiti in Palagini anche i ricavi di Termomarket, azienda acquisita da Clerici nel 2021. Crescita a doppia cifra anche per Idealcomfort (49 milioni di euro, + 31%), con 11 punti vendita. A Firenze, inoltre, il gruppo Clerici possiede dal 2021 Spazio360, showroom di design.
“Per il 2023 puntiamo a proseguire nel nostro trend di crescita in Toscana con nuove aperture e restyling dei punti vendita”, afferma il presidente del gruppo Paolo Clerici, spiegando che “siamo particolarmente soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2022 sia a livello nazionale che in Toscana, un territorio molto dinamico cui guardiamo con particolare interesse. Il modello di business fondato su una forte presenza nel nord e centro Italia si sta rivelando vincente. Un successo che, insieme all’efficace integrazione delle aziende acquisite nell’ultimo biennio, ci ha consentito di superare gli ambiziosi target che ci eravamo posti all’inizio dell’anno”.
Redditività in crescita per il gruppo
Oggi il gruppo Clerici è composto da un network di 19 società, con 110 punti vendita e 62 showroom arredobagno distribuiti in Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige. L’Ebitda 2022 si attesta a 139 milioni di euro, (+54,5% sul 2021), con un’incidenza pari al 17,9% del fatturato (15,5% nel 2021), mentre l’utile netto è di 79 milioni di euro (+63,9%).