Per la prima volta da quando è nata (giugno 2022) la Camera di commercio della Toscana nord-ovest, che riunisce le province di Lucca, Massa Carrara e Pisa, prova a interpellare un campione di aziende dell’area per capire andamento e prospettive. Il sondaggio, realizzato da Isr (l’Istituto di studi e ricerche della Camera) nel periodo 14-25 giugno, ha coinvolto 260 imprese delle tre province.
Aziende di Lucca, Massa Carrara e Pisa ottimiste sul 2023
Se il 2022 è stato un anno di ripresa generalizzata (solo due aziende su dieci hanno ridotto il fatturato), anche se tiepido sul fronte occupazionale (solo 2,3 imprese su dieci hanno aumentato gli addetti), il 2023 appare più difficile da interpretare. “Le attese per il 2023 restano orientate all’ottimismo”, afferma un comunicato della Camera di commercio indicando che il 44% delle aziende delle tre province prevede per quest’anno un fatturato in crescita, mentre il 25% (e dunque una su quattro) si attende una contrazione. I motivi sono legati sempre all’aumento dei costi di produzione, ma anche all’indebolimento della domanda e da possibili problemi di liquidità.
I timori vengono da aumento dei costi e domanda debole
“I dati emersi dal sondaggio ClimaImpresa 2023” – afferma il presidente della Camera di Commercio Toscana nord-ovest, Valter Tamburini – confermano il buon momento dell’economia delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa anche per il 2023. Tuttavia non dobbiamo sottovalutare la preoccupazione espressa dalle imprese non solo per il continuo aumento dei costi ma anche per l’indebolimento della domanda. E’ quindi necessario attivare tutte quelle iniziative che, pur all’interno di un quadro di finanza pubblica molto complesso, puntino a stimolare la domanda interna e a ridurre la pressione sul fronte dei costi”.
Silvia Pieraccini