Robot capaci di lavorare marmo, pietra, legno e plastica con una versatilità tale da poter realizzare sculture, opere d’arte contemporanea e design: è la nicchia in cui lavora il gruppo Litix di Carrara, che l’8 luglio debutta nel mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, il mercato dedicato alle imprese che cercano la strada della crescita. I numeri con cui si presenta all’appuntamento sono quelli di una piccola azienda da 5,4 milioni di valore della produzione nel 2023, 4,6 milioni di fatturato (per il 70% generato all’estero), con un Ebitda di 1,28 milioni e un risultato d’esercizio in positivo per 750mila euro. Il gruppo impiega 22 dipendenti.
Un collocamento da 2,5 milioni di euro
Per lo sbarco in Borsa, con una capitalizzazione di 7,9 milioni di euro, attraverso l’offerta pubblica iniziale di titoli azionari rivolto principalmente a “primari investitori istituzionali italiani ed esteri”, al prezzo di 1,40 euro per azione ordinaria, Litix ha raccolto risorse pari a circa 2,5 milioni di euro, di cui 2,25 milioni in aumento di capitale e il resto provenienti dall’esercizio dell’opzione greenshoe in aumento di capitale concessa al global coordinator Integrae Sim. Il flottante sarà pari al 30,87% del capitale, escluse le azioni a voto plurimo, e assumendo l’integrale esercizio dell’opzione greenshoe in aumento di capitale.
“Con il debutto in Borsa Italiana, – ha commentato Giacomo Massari, presidente e amministratore delegato – Litix segna una tappa fondamentale nel suo percorso di crescita e miglioramento continuo. La qualità dei nostri investitori conferma e certifica il lavoro svolto finora, accelerando l’impegno verso l’innovazione e l’accessibilità della manifattura digitale. Grazie al loro supporto, siamo pronti a offrire soluzioni sempre più avanzate e semplificate, rendendo la tecnologia alla portata di tutti. Questo traguardo rappresenta non solo un riconoscimento dei nostri successi e un motivo di soddisfazione per tutti i collaboratori di Litix, ma anche un potente impulso per il futuro della nostra azienda e del settore”.
Da un file 3D a un’opera d’arte
Attraverso la business unit TorArt (fatturato pari al 61,4% del totale consolidato 2023), Litix si occupa della realizzazione di sculture, opere d’arte contemporanea e design utilizzando i robot e le tecnologie di Robotor (fatturato pari al 38,2% del totale) per il trattamento di materiali duri. Proprio con Robotor il gruppo di Carrara si è specializzato nella progettazione e assemblaggio di robot antropomorfi per fresatura multi-asse, destinati alla lavorazione di marmo, pietra, legno e plastica, utilizzati da TorArt e offerti al mercato.
“Artisti e designer – afferma l’azienda – come Jeff Koons, Maurizio Cattelan, Barry x Ball, Francesco Vezzoli, Vanessa Beecroft, Giuseppe Penone, Zaha Hadid e altri ancora si sono rivolti a TorArt e Robotor, oggi Litix. Insieme a loro, anche importanti musei e grandi aziende hanno utilizzato i robot per la riproduzione di opere d’arte del passato che hanno avuto un eco sui media di tutto il mondo”.
Cuore dei sistemi di Robotor è Or-Os, software di auto-programmazione per la fresatura, che parte da un file 3D e converte, automaticamente, il modello in percorsi utensili senza l’intervento dell’operatore. La società Aivox, controllata al 60% da Litix, si focalizza a sua volta sulla progettazione, lo sviluppo software e la produzione di soluzioni integrate che ottimizzano i processi industriali.
Leonardo Testai