Per la seconda volta in poco più di due anni, il giudice del lavoro sanziona la procedura di licenziamento collettivo seguita dalla Gkn – l’azienda di automotive di Campi Bisenzio (Firenze) oggi ‘Qf in liquidazione’, che fa capo all’imprenditore Francesco Borgomeo – per violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. Il ricorso era stato presentato dalla Fiom-Cgil, che ha diffuso la decisione del Tribunale e che ora esulta: “E’ l’ennesimo atto concreto a tutela di tutti i lavoratori che da quasi tre anni sono in lotta per la difesa del posto di lavoro”.
I lavoratori hanno guadagnato tempo
Dunque il licenziamento collettivo dei lavoratori rimasti – 185 sui 422 all’origine della dura vertenza, nel luglio 2021 – che sarebbero dovuti scattare il 1 gennaio 2024, non sono legittimi. Se Gkn vorrà andare avanti nell’operazione di chiusura definitiva dell’azienda e di licenziamento dei dipendenti, dovrà far ripartire la procedura da zero. “Ora le istituzioni garantiscano un piano occupazionale, dobbiamo utilizzare il tempo in più che il Tribunale di Firenze ci ha concesso”, afferma la Fiom-Cgil tornando a invocare la reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio che, da due anni e mezzo, è occupato a turno da un presidio di lavoratori.
Silvia Pieraccini