“Abbiamo in alcuni casi modelli un po’ diversi, ma sono mesi che stiamo lavorando a un documento che firmeremo venerdì, e devo dire che abbiamo trovato un accordo di visione sulle azioni principali da fare con i Paesi del G7 sul turismo”. E’ il traguardo del vertice di Firenze nelle parole di Daniela Santanché, ministro del Turismo, che nella giornata di giovedì 14 novembre accoglie a Palazzo Vecchio i suoi pariruolo di Usa, Germania, Francia, Regno Unito, Giappone e Canada, dopo il side event del 13 novembre a palazzo Spini Feroni – il quartier generale della maison Ferragamo con una selezione di grandi player italiani del settore, e dopo il Forum della settimana scorsa con i rappresentanti delle categorie.
“Prima di adesso non c’è mai stata una visione strategica e comune – ha osservato Santanché – e l’individuazione dei problemi che non ha solo l’Italia ma anche altre nazioni. Quindi credo che quando firmeremo questo documento di impegno, ci sarà una prospettiva nuova, diversa e assolutamente proficua per un turismo europeo ma anche a livello più globale”. Il grande tema del G7 Turismo appare dunque il governo dei flussi, in un’ottica di sostenibilità, e anche con l’aiuto dell’Intelligenza artificiale. “La sostenibilità ha tre gambe – ha detto la ministra -: ambientale, sociale ed economica. Altrimenti si impatta su una visione ideologica e non di sistema. Dobbiamo tenere insieme queste tre gambe. Ma la sostenibilità non deve andare a discapito del lavoro”.
Nelle sessioni del G7 Turismo, ha sottolineato Santanché, “affronteremo temi cruciali quali quella della creazione di opportunità di lavoro e lo sviluppo di competenze professionali per affrontare le grandi sfide che si presentano anche per le prospettive concrete del futuro dei giovani, specie nelle aree più svantaggiate, e temi che plasmeranno il futuro del turismo e delle nostre economie, a partire dall’intelligenza artificiale”.
Una grande industria globale (in crescita)
I numeri dell’industria mondiale del turismo che si presenta al G7 sono imponenti. “Quest’anno il nostro settore varrà 11mila miliardi di dollari a livello globale, impiegheremo 348 milioni di persone che è una cifra superiore alla popolazione degli Stati Uniti, e cresceremo circa il doppio del Pil”, ha affermato Julia Simpson, presidente e Ceo del World Travel & Tourism Council, che sottolinea i risultati positivi nella lotta alle emissioni di gas serra da parte delle imprese di settore. “L’importante è che i governi diano incentivi – ha detto – in aree come il carburante sostenibile per l’aviazione: al momento è troppo costoso, è troppo scarso, e abbiamo bisogno dei governi per questo sostegno”.
Simpson rivendica l’impatto sociale positivo del movimento turistico: “Di questi 11mila miliardi di dollari – ha sottolineato – 3.000 miliardi rappresentano le tasse che tutti gli imprenditori presenti in questa sala pagano ai governi a livello globale, il che significa che possiamo costruire scuole, strade, ospedali grazie al turismo itinerante”. Non solo: “Diamo lavoro anche alle persone più povere: facciamo uscire le persone dalle economie informali, e spesso si tratta di donne povere che sostengono le loro famiglie”, ha sottolineato la presidente del Wttc, come in una replica a chi accusa l’industria turistica di produrre lavoro scarsamente qualificato e scarsamente retribuito.
Destagionalizzare per governare meglio i flussi
Sul piano interno, nei panel di palazzo Spini Feroni sono riecheggiate le parole d’ordine del Forum: destagionalizazione dei flussi, potenziamento delle infrastrutture, valorizzazione dei territori ancora poco frequentati dai turisti, utilizzo dell’intelligenza artificiale. Di alto livello i partecipanti: dal presidente di Ita Airways Antonino Turicchi a quello di Ferrovie dello Stato Tommaso Tanzilli, dall’amministratore delegato di Msc Cruises Gianni Onorato a quello di Costa Crociere Mario Zanetti; e nomi simbolo del settore da Rocco Forte ad Arrigo Cipriani, fino a un balneare (a Forte dei Marmi) un po’ per caso come Andrea Bocelli: “Per far piacere a un amico – ha ricordato l’artista – ho comprato uno stabilimento, l’ultima cosa che avrei pensato di fare nella mia vita. E anche quest’anno è stato premiato come bagno dell’anno, lo dico con orgoglio anche perché non ne ho nessun merito ma il merito è solo di coloro che ci lavorano”.
Santanché, al G7 Turismo così come già al Forum, ha ribadito l’intenzione di modificare il meccanismo della tassa di soggiorno: “Credo che la cosa più giusta sia quella che deve essere proporzionata – ha detto -, nel senso che chi paga 100 euro per dormire non è giusto che paghi la stessa cifra di chi magari, e non voglio criminalizzare la ricchezza perché non è nel mio modo di pensare, affitta una suite in uno degli alberghi di Firenze”. Il secondo punto è l’estensione della platea di Comuni che la applicano: “Sono meno di mille – ha aggiunto la ministra – i nostri campanili invece sono 8.000. Io credo che siano molti di più i Comuni a vocazione turistica, per cui sarà un’opzione che dovrà essere lasciata al sindaco e poi il sindaco deciderà”.
Msc e Costa: “Siamo la soluzione all’overtourism”
Con politiche adeguate di governo dei flussi, secondo Santanché e gli operatori del settore, è possibile anche affrontare il tema dell’overtourism – che per la ministra è una questione limitata a pochissime destinazioni turistiche italiane, ammettendo che Firenze è tra esse. Ma come si può fare? Si parte con lo “spalmare sui 12 mesi dell’anno il turismo internazionale per non farlo gravare nelle nostre città solamente in 4-5 mesi, rendendo in questa maniera le nostre città invivibili, sostiene Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che suggerisce anche una politica di grandi eventi: “Dobbiamo dare un motivo ai turisti di venire in Italia anche durante la bassa stagione”.
I player delle crociere, dal canto loro, non ci stanno ad essere accusati di essere un fattore di crescita del turismo mordi e fuggi: “Siamo la vera soluzione all’overtourism”, ribatte Onorato, secondo cui “quando arriviamo con una nave con 6.000 ospiti li guidiamo noi, decidiamo noi a che ora devono scendere, decidiamo noi dove devono andare”, e dunque “utilizzando l’Ia in collaborazione con gli enti locali noi potremmo arrivare a definire esattamente gli orari e i percorsi”. Per Zanetti “l’opportunità è quella di lavorare insieme, costruire tavoli insieme a tutti i soggetti coinvolti per costruire valore”.
Il Comune di Firenze annuncia un piano in 10 punti
Ma sulla questione overtourism e i suoi corollari la posizione di Santanché continua a essere diversa da quella del Comune di Firenze che, dopo una sostanziale inerzia di anni, da qualche tempo cerca di arginare le derive di questo fenomeno (con risultati ancora incerti), e anche sulla spinta della protesta contro le keybox del comitato Salviamo Firenze ha annunciato un piano in dieci punti. Proprio sulle keybox, però, Santanché si dice d’accordo con Palazzo Vecchio. “Sono veramente brutte da un punto di vista estetico perché vengono messe su questi palazzi meravigliosi, ma soprattutto io mi interrogo anche sul tema di sicurezza”, ha detto, perché “arrivano nei nostri condomini, nelle nostre case, persone che non vengono identificate, che prendono la chiave ed entrano nell’appartamento e questo credo che confligga anche con quelle che sono le leggi sulla sicurezza della nostra nazione”.
Il piano prevede divieti per le keybox all’esterno dei palazzi in area Unesco, così come per gli altoparlanti delle guide turistiche; limiti per le attività di locazioni turistiche brevi e per i veicoli atipici (le cosiddette golf car); implementazioni dei controlli anche con l’utilizzo di strumenti informatici, tavoli permanenti e aggregazioni dei dati sul turismo per gestire il fenomeno. “Organizzeremo inoltre ad anno nuovo gli Stati Generali del Turismo, perché dobbiamo fare un tavolo di lavoro con tutti gli attori istituzionali e gli stakeholders, sia pubblici che privati”, ha affermato la sindaca Sara Funaro. “Il dato che ricordiamo sempre è che il 95% delle presenze turistiche a Firenze si concentra in 5 chilometri quadrati, che sono quelli che soffrono di più la pressione turistica”, ha ricordato l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini.
Leonardo Testai