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02 luglio 2024

Food, è l’ora dei negozi propri per crescere all’estero

Badiani apre la 28esima gelateria oltreconfine, Antico Vinaio porta le schiacciate anche a Dubai e supera i 30 punti vendita.

Silvia Pieraccini
La gelateria Badiani aperta vicino al Louvre a Parigi

La gelateria Badiani aperta vicino al Louvre a Parigi

Dal vino all’olio, dal tartufo al prosciutto, fino a oggi l’affermazione all’estero dei prodotti toscani da mangiare e bere è sempre passata attraverso agenti o distributori, cioè specialisti che hanno aiutato lo sbarco dei vari marchi nei grandi magazzini, nei ristoranti e nelle enoteche di mezzo mondo.

La moda ‘insegna’

Da qualche anno a questa strategia distributiva se n’è aggiunta un’altra, già sperimentata abbondantemente dal settore moda: aprire negozi a marchio proprio nei Paesi stranieri, dando vita a una catena fatta non tanto da negozi in franchising, affidati a partner locali, ma da negozi propri, gestiti direttamente.

Quella del retail non è una strada facile – servono capitali e, ancor prima, competenze – e non è una strada adatta a tutti. Ma i casi dei marchi fiorentini Badiani (gelati) e Antico Vinaio (schiacciate ripiene), entrambi in mano a famiglie, dimostrano che è una strada possibile, soprattutto per chi fa prodotti deperibili, che vanno realizzati sul posto perché sono impossibili da importare.

Badiani ha aperto 28 gelaterie in Inghilterra, Francia, Spagna

Badiani, in mano ai fratelli Paolo e Patrizio Pomposi, ha appena aperto a Parigi – nel centro commerciale Carrousel du Louvre in rue de Rivoli, a due passi dal prestigioso museo e dai Giardini des Tuileries – il suo 27esimo negozio estero. Il 28esimo aprirà tra pochi giorni a Londra, dove già si contano 16 gelaterie a marchio Badiani. Altre sono in Spagna, Francia e Giappone, e in ciascun Paese sono state aperte filiali del gruppo e laboratori di produzione del gelato. Il gusto-cult resta – anche all’estero – il Buontalenti (ora anche nella versione al pistacchio), dal nome dell’architetto rinascimentale che a metà del 500 organizzò a Firenze un banchetto per una delegazione del re di Spagna facendo servire una crema ghiacciata a cui era stato aggiunto lo zucchero.

Quindici milioni di ricavi attesi nel 2024

Nata nel 1932 a Firenze, Badiani ha sempre avuto una sola gelateria vicino alla stadio di Firenze, fino a quando nel 2023 non ha aperto in centro storico. Ma nel frattempo, fin dal 2018, ha iniziato l’espansione internazionale portata avanti dal ceo Massimo Franchi che, partendo da Londra, ha aggregato una quindicina di investitori europei, americani e asiatici attratti dalle potenzialità del business, creando la Badiani Ltd. Tutte le 28 gelaterie sono a gestione diretta, eccetto le due giapponesi (frutto di una joint venture col gruppo Juchheim): oggi Badiani conta 180 dipendenti e una produzione di circa 250 tonnellate di gelato artigianale, con un fatturato che si è moltiplicato negli ultimi anni, passando da 6 milioni di euro del 2022 agli 8,5 milioni del 2023 fino ai 15,4 milioni di euro previsti per il 2024.

All’Antico Vinaio sbarca a Dubai e punta a 50 milioni

Cavalcata ancora più intensa è quella dell’Antico Vinaio, bottega di schiacciate ripiene di salumi e creme salate nata nel centro di Firenze, che da qualche anno ha affiancato all’espansione locale (otto negozi a Firenze e dintorni) quella in Italia (a Milano, Roma, Torino, Forte dei Marmi, Verona, Bergamo, Napoli, Bologna) e all’estero, per adesso negli Usa. Attualmente i negozi, tutti a gestione diretta, sono una trentina.

Partnership con Joe Bastianich, Gruppo Percassi, Gruppo Avolta

Tommaso Mazzanti, seconda generazione, ha sviluppato il marchio grazie (anche) alle alleanze strette con l’imprenditore italo-americano Joe Bastianich, col Gruppo Percassi e col Gruppo Avolta (leader mondiale nel travel retail), sbarcando con cinque negozi a New York, due a Los Angeles e altri in arrivo a breve sempre a New York, Los Angeles-Beverly Hills e – ecco la novità – all’aeroporto di Dubai. Nel 2023 All’Antico Vinaio ha fatturato – secondo quanto affermato dallo stesso Mazzanti – circa 40 milioni di euro con un margine operativo lordo (ebitda) vicino al 20%; per quest’anno l’obiettivo è toccare i 50 milioni di euro di ricavi.

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Silvia Pieraccini

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