Un progetto europeo, finanziato con quasi sei milioni di euro di fondi Horizon 2020, servirà ad aprire la strada ai veicoli a guida autonoma (per adesso vietata in Italia). La sperimentazione si è tenuta a Firenze, su una delle linee di tram gestite da Gest (gruppo francese Ratp), che è uno dei partner del progetto insieme con la Città metropolitana di Firenze, la società francese Thales (che partecipa anche con la sua filiale italiana), la svizzera SixSq, l’inglese Information Catalyst for enterprise, il portoghese Instituto superior de engenharia do Porto e le spagnole Barcelona Supercomputing Center e Ikerlan.
Thales Italia è stata selezionata dalla Commissione europea per sviluppare il progetto, chiamato Elastic, appena concluso dopo tre anni di lavoro e coordinare gli altri partner. E’ stata realizzata un nuovo software che, grazie all’intelligenza artificiale, consente la localizzazione autonoma del tram. Un sistema di sensori applicati direttamente sul mezzo permette la rilevazione degli ostacoli lungo il percorso e consente di monitorare l’efficienza dell’infrastruttura, così da migliorare costi e tempi della manutenzione e rendere più efficiente l’interazione con i veicoli privati della città. Il sistema automatico consente di fare analisi predittive, in modo da sapere in anticipo quando e dove intervenire, e permette risparmio energetico e minori emissioni in atmosfera.
Luigi Rucher, direttore Transportation international innovation di Thales, che è un centro di competenza mondiale per i sistemi tranviari, è convinto che “questo progetto sarà oggetto di attenzione a livello internazionale e costituirà l’apripista di nuove collaborazioni per rendere le nostre città sempre più sostenibili”.
“Poter collaborare con partner internazionali è stata una occasione di scambio e di arricchimento – ha aggiunto Jean Luc Laugaa, amministratore delegato di Gest – sia per i nostri ingegneri che per le squadre tecniche impegnate quotidianamente nel controllo e nella manutenzione della rete. La ricerca si fa insieme”.