“Non si arriva alla fine del mese, i salari sono bassi, si continua a prendere soldi dai lavoratori dipendenti e pensionati e non si vanno a prendere dove sono”, quindi “c’è la maggioranza di questo paese, del mondo che lavora, che chiede un cambiamento delle politiche economiche e sociali”: è il messaggio di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che ha scelto la manifestazione di Firenze per scendere in piazza nella giornata di sciopero generale indetta dal sindacato. Migliaia di persone hanno sfilato per le vie del centro, da piazza Santa Maria Novella a piazza del Carmine: centomila, si spinge a dire la Cgil, con un’astensione dal lavoro intorno al 70% sul territorio.
Fra i partecipanti al corteo anche i leader di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, la sindaca Sara Funaro e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Dal palco Landini ha annunciato una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare “per una vera sanità pubblica”, e la prossima costituzione di un comitato del No per il referendum sulla riforma della giustizia. Sul fronte del lavoro, il leader della Cgil ha chiesto alle associazioni di categoria, Confindustria in primis, di “aprire trattative vere per andare a cancellare i contratti pirata, per andare verso un’estensione delle elezioni delle Rsu ai rappresentanti alla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro grandi e piccoli”.
In conseguenza dello sciopero Cgil un buon numero di treni alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze sono stati cancellati; svariati anche i convogli regionali soppressi o in ritardo dopo che si è conclusa la fascia mattutina di garanzia, dalle ore 6 alle ore 9. Nel trasporto su gomma, qualche corsa saltata per i bus di Autolinee Toscane, con una dozzina di linee coinvolte direttamente dal corteo cittadino; nessuna criticità invece per il servizio della tramvia. Nelle scuole orari e ingressi ritardati in base all’adesione o meno allo sciopero da parte di docenti e personale. (lt)