Terminata la stagione calcistica, per le squadre toscane impegnate nei massimi campionati continua la partita della riqualificazione del proprio stadio: se a Firenze i cantieri all’Artemio Franchi sono già aperti da tempo, a Pisa saranno realizzati piccoli interventi per adeguare la vecchia Arena Garibaldi alla ritrovata (dopo 34 anni) serie A, mentre la retrocessione dell’Empoli in serie B non cambia i progetti per lo stadio Castellani, con la Conferenza preliminare dei servizi già aperta, e anzi in via di conclusione.
Firenze aspetta risposte da Commisso (e da Euro 2032)
A Firenze i lavori si stanno concentrando sulla Curva Fiesole e sulla tribuna Maratona, con ritardi accumulati nella stagione fredda a causa delle piogge che hanno spinto il Comune a predisporre una variante: si arriverà alla definizione di un cronoprogramma solo nel momento in cui sarà approvata la progettazione esecutiva dei lavori. “Nei prossimi mesi saranno realizzate le strutture di elevazione e posate le gradinate, vedremo cambiamenti importanti”, ha spiegato l’assessora allo sport Letizia Perini. I posti per la stagione 2025-26 resteranno 24.700: Comune e Acf Fiorentina hanno raggiunto un accordo sulla convenzione per la concessione uso dello stadio Franchi per lo svolgimento delle partite ufficiali di Campionato e Coppa.
Rimane il nodo delle risorse mancanti, in origine 55 milioni di euro poi soggetti a rivalutazione, per i lavori successivi al primo lotto, che comprendono la copertura delle curve: per un problema rimasto insoluto dopo il definanziamento deciso dal governo su indicazione della Commissione europea, le ipotesi sono due. La prima è che la Fiorentina investa una cifra importante (vicina ai 100 milioni) con un project financing in cambio di una lunga concessione – anche 50 anni – della struttura, oltre che del controllo sui cantieri. La seconda è legata agli Europei di calcio del 2032 e alle relative risorse pubbliche per l’organizzazione: con Milano, Torino e Roma già sicure di essere città ospitanti per le partite della competizione che si svolgerà in Italia e Turchia, rimangono due stadi da individuare, e la decisione finale è prevista per ottobre 2026. Firenze è in piena corsa con città come Bologna, Napoli, Bari, e potrebbe quindi ottenere risorse per il restyling del Franchi.
Il restyling a Empoli giova all’economia del territorio
Di project financing, con la partecipazione della società di calcio, si parla anche a Empoli, dove per la riqualificazione del Castellani c’è un progetto da quasi 54 milioni di euro presentato la scorsa estate. La Conferenza preliminare dei servizi aveva il termine fissato per il 12 giugno, ma potrebbe subire un lieve slittamento, al massimo di un mese, per eventuali integrazioni. “Dovremmo avere entro fine giugno o inizio luglio la chiusura dei lavori con il verbale”, ha dichiarato il sindaco Alessio Mantellassi, secondo cui “se tutto andrà bene verrà dichiarata la pubblica utilità dell’intervento”. In tal caso si potrà procedere alla Conferenza dei servizi decisoria, che una volta chiusa porterà all’avvio dei lavori.
Secondo uno studio di Teha, la riqualificazione dello stadio di Empoli produrrà un giro d’affari stimato in oltre 143 milioni di euro, e nel tempo sarà in grado di generarne per 80 milioni annui, oltre alle centinaia di nuovi posti di lavoro, diretti o indiretti, e ai benefici per l’ambiente grazie alla realizzazione degli impianti da fonte rinnovabile per l’autoproduzione del fabbisogno energetico della struttura. Quasi metà del giro d’affari legato alla riqualificazione, secondo le stime di Teha, si concentrerà in Toscana (71,4 milioni di euro).
Con la serie A primi lavori partiti a Pisa
A Pisa i lavori per l’adeguamento dell’Arena Garibaldi stanno partendo rapidamente per poter ospitare le partite casalinghe dei nerazzurri in serie A, con un piccolo aumento della capienza (che arriverà a 12.500 posti) e un investimento complessivo di 3 milioni di euro, di cui circa 1,3 milioni stanziati dal Comune. Fra le opere previste, riqualificazione dell’area spogliatoi (comprese le zone per intervista e hospitality), realizzazione di nuovi locali a servizio di giornalisti e televisioni, realizzazione di una nuova palestra, nuovi spazi per gli spettatori a bordo campo definiti ‘field boxes’, un rialzo in curva sud per l’installazione di una postazione telecamera, miglioramento di climatizzazione, connettività, servizi igienici.
“Abbiamo sempre lavorato in piena sinergia con il club – ha affermato il sindaco Michele Conti – condividendone le ambizioni sportive e sostenendo concretamente il percorso di crescita della società. Gli interventi in corso rappresentano un ulteriore passo avanti in questa direzione, per uno stadio sempre più moderno, funzionale e in grado di ospitare competizioni di alto livello”.
Ancora da definire con chiarezza è invece la futura proprietà dello stadio, il cui valore secondo la perizia della società Avalon Real Estate non supera i 4,3 milioni di euro: la società presenterà uno studio di fattibilità, corredato da un piano economico-finanziario adeguato, e l’investimento previsto dal patron Alexander Knaster può arrivare a 40 milioni di euro. Il meccanismo è quello della legge sugli stadi del 2021: una volta raggiunta l’intesa tra Comune e soggetto privato, e dopo la validazione del Pef in una specifica Conferenza dei servizi, il Pisa diventerà proprietario dell’impianto una volta che il progetto di riqualificazione sarà portato a compimento.
Leonardo Testai