La presidente di Confindustria Toscana Nord, Fabia Romagnoli, e i due vicepresidenti, Massimo Capecchi (a sinistra) e Tiziano Pieretti
Gli industriali di Parto, Pistoia e Lucca, riuniti in Confindustria Toscana Nord, da oggi, 16 giugno, sono guidati da una donna, Fabia Romagnoli, 62 anni, pratese, presidente dell’azienda di famiglia Mariplast che si occupa di stampaggio di materie plastiche soprattutto per il settore tessile. L’ha eletta l’assemblea dell’associazione riunita a Lucca, dove si è svolta anche la riunione pubblica con gli interventi dei vicepresidenti nazionali di Confindustria, Marco Nocivelli (Politiche industriali e made in Italy) e Lucia Aleotti (Centro studi). Eletto anche il consiglio di presidenza: vice sono Massimo Capecchi (rappresenta Pistoia) e Tiziano Pieretti (rappresenta Lucca). L’assemblea è stata l’occasione per presentare ai soci il nuovo direttore dell’associazione, Luca Rossi che da oggi assume l’incarico.
Dinamismo e concretezza
La relazione della presidente è stata tutta improntata alla necessità di una politica industriale, dunque una serie di misure – europee, nazionali, regionali e locali – che possano aiutare le aziende a competere su un mercato sempre più complesso. Il “non-fare” è controproducente, ha sottolineato la presidente riferendosi evidentemente alla Toscana, ed è anch’esso una strategia di politica industriale. “Dobbiamo essere tutti ben svegli, attivi, dinamici e concreti”, ha sottolineato.
Abbassare i costi energetici, investire sull’istruzione e sulle infrastrutture
L’elenco delle cose da fare naturalmente è lungo e va dal “discutibile approccio europeo” che dà priorità al riuso rispetto al riciclo, caro alla tradizione pratese (che fin dall’Ottocento ricicla la lana), alle misure di Transizione 5.0 varate dal Governo che contengono “vincoli e paletti che ne rendono difficile l’accesso”; fino alla produttività, al digitale, ai costi energetici, al calo demografico e all’istruzione, all’abbassamento del fisco sui premi di produttività e alla dotazione infrastrutturale, tasto dolente della Toscana: “I termovalorizzatori che mancano in Toscana sarebbero un anello essenziale dell’economia circolare”, ha ammonito Romagnoli.
Nocivelli: “Il Piano Transizione 5.0 deve proseguire oltre le scadenze del Pnrr”
Da Nocivelli è arrivata la richiesta a far slittare le scadenze del Piano transizione 5.0 che “ora rappresenta un’opportunità concreta per le imprese, grazie agli interventi di semplificazione e ai chiarimenti forniti dal Mimit – ha detto – ma i tempi per utilizzarlo sono ormai molto stretti. Ci auguriamo che il Piano possa proseguire anche oltre le scadenze del Pnrr”.
Aleotti: “Guardiamo all’America Latina per il nostro export”
Sui dazi all’orizzonte, che potrebbero mettere fuori gioco la manifattura italiana campionessa di export in questi anni, ha messo in guardia Aleotti, vicepresidente di Confindustria con delega al Centro studi: “Se i dazi colpiranno in maniera importante – ha detto – dovremo capire come riuscire a ricollocare i nostri prodotti, come trovare mercati diversi: sarà importante il Mercosur, per questo bisogna fare in modo che l’America Latina si apra alle nostre esportazioni. E dovremo provare ad attrarre da queste aree anche lavoratori che servono alla nostra manifattura, visti i problemi di natalità che abbiamo”.
Silvia Pieraccini