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Scuola

03 febbraio 2023

Eye, il progetto che insegna l’imprenditorialità

Negli istituti superiori toscani torna per il dodicesimo anno il progetto dell’associazione Artes realizzato con le confindustrie della regione.

Letizia Nardi
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Il mestiere dell’imprenditore si studia su banchi di scuola. Accade ad Arezzo, Firenze, Pistoia e Prato, grazie al progetto EYE, promosso dall’associazione Artes Lab, che coinvolge decine di ragazzi degli istituti superiori toscani. 

EYE, infatti, è un progetto di educazione imprenditoriale etica che accompagna i giovani da o all’idea d’impresa promuovendo la cultura dell’innovazione, lo sviluppo della competenza imprenditoriale e l’etica del lavoro. Nato nel 2011, a Prato oggi il progetto coinvolge studenti della città metropolitana di Firenze, della provincia di Pistoia e di Arezzo e grazie a Erasmus+ ed EYE Europe si è ampliato a agli studenti di Germania, Francia, Gran Bretagna, Austria, Belgio, Polonia e Romania.

Oltre a Firenze (nella foto la presentazione), dove EYE si terrà in collaborazione con Confindustria Firenze e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il progetto è già attivo sia a Prato che a Pistoia, dove è realizzato con la collaborazione di Confindustria Toscana Nord, ed anche ad Arezzo con la partecipazione di Confindustria Toscana Sud.

Le idee migliori saranno premiate

EYE prevede un percorso articolato in 10 giornate e 40 ore, dove gli studenti incontreranno imprenditori ed esperti del settore per scoprire i segreti della nascita di un’impresa di successo. Ogni studente poi potrà sviluppare la propria idea. Le migliori proposte, affiancate da un pitch (presentazione di pochi minuti accompagnata da slides in cui si illustra la presentazione di una start up a potenziali investitori), saranno poi esposte dagli stessi studenti in un contest di fronte a una giuria di esperti. La più attuabile, originale e concreta sarà poi premiata con un trofeo e potrà essere approfondita con la collaborazione di una rete di imprenditori, esperti del settore e istituzioni fino alla possibilità di dare vita e avviare una vera e propria start up.

L’autoimprenditorialità aiuta la carriera professionale

“Per i giovani studenti, oggi, apprendere cultura d’impresa e capacità imprenditoriali è un imperativo, perché sono chiamati ad essere anche imprenditori di sé stessi se vogliono guidare il proprio futuro professionale in un mondo del lavoro che sarà sempre più competitivo”  ha spiegato Paolo Sorrentino, vicepresidente di Confindustria Firenze nel corso della presentazione fiorentina.

“Un’opportunità per tanti giovani di entrare in contatto concretamente con il mondo imprenditoriale, valorizzando le proprie idee innovative e vedendo premiata l’originalità e fattibilità della proposta costruita” ha aggiunto Cecilia Del Re, assessore all’innovazione tecnologica e smart city del Comune di Firenze.

Autore:

Letizia Nardi

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