Si avvicina il momento dei cantieri per la ex strada statale Tiberina 3 bis, inagibile da oltre venti anni nel tratto Valsavignone-Canili di Verghereto, unica alternativa alla E45 per la viabilità della Valtiberina. Un’alternativa assai rimpianta dai cittadini e dalle imprese, da quando nel 2019 il sequestro del viadotto Puleto per motivi di sicurezza ha reso più difficile muoversi nell’area. L’Anas ha infatti dato il via libera all’utilizzo del progetto esistente dal 2017 per la risistemazione della strada, a un anno dalla stipula del protocollo fra il Comune di Pieve Santo Stefano e la Provincia di Arezzo, e dall’approvazione della legge che ha istituito i primi 5 milioni di euro per il ripristino della ex strada statale.
La necessità di ripristinare la ex strada statale Tiberina, emersa al momento del sequestro del viadotto Puleto, si è riproposta con il passare del tempo, e il susseguirsi degli interventi sul viadotto stesso per la messa in sicurezza. Già nel contratto di programma Ministero Infrastrutture-Anas 2016-2020, la E45 risultava finanziata per 1.545 milioni di euro, primo investimento in assoluto per manutenzioni straordinarie delle strade di grande comunicazione della rete nazionale. I danni prodotti al sistema produttivo e dei trasporti dall’interruzione della E45 sono stati stimati da Confindustria Toscana Sud fra i 20 ai 27 milioni di euro per il periodo fra il 2019 e il 2022.
Il sindaco: “Bando entro la primavera-estate 2024”
I primi 4,5 milioni di euro saranno spesi nel tratto toscano, e i restanti nel tratto romagnolo della strada. L’obiettivo dichiarato del sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli, è “arrivare alla prossima primavera – ha dichiarato a La Nazione -, o al massimo entro l’estate, con la pubblicazione di un bando per l’attribuzione dei lavori, però il progetto è in mano alla Provincia e ho fiducia che anch’essa abbia voglia di cominciare”. (lt)