Dagli olandesi di Kempen Capital Management, che già detengono il 5,009% delle azioni della società, agli inglesi (ma con founder italiano) di Algebris, passando per presenze da Usa, Francia, Germania, Italia: sono gli investitori chiamati a raccolta da El.En. per una “company visit” allo stabilimento di Calenzano, oggetto di un recente ampliamento, e dove infatti è in fase di trasferimento una parte della lavorazione dei macchinari laser, che sarà ospitata in un immobile accanto a quello della sede centrale. El.En. negli ultimi cinque anni ha investito oltre 40 milioni di euro per le migliorie agli stabilimenti, e la loro espansione.
L’amministratore delegato Andrea Cangioli e il direttore generale Paolo Salvadeo hanno accolto gli investitori – alcuni dei quali già detentori di quote di capitale di El.En. – e hanno mostrato loro lo stabilimento, illustrando le fasi di produzione dei macchinari. “L’azienda fa investimenti importanti in ricerca e sviluppo, e in infrastrutture”, ha affermato Salvadeo, spiegando che “l’iniziativa di oggi serve ad avvicinare ancora di più gli investitori, anche coloro che già sostengono le attività della società. E’ importante percepire la nostra tecnologia: qui a Calenzano c’è il nostro quartier generale, il controllo è rimasto completamente italiano, con delle idee che vengono portate dall’Italia nel mondo”.
Nel primo trimestre su i ricavi, ma si riduce l’utile
La guidance di El.En. per il 2023 “indica un risultato operativo in linea con quello del 2022, con un fatturato consolidato di gruppo in crescita con il contributo di entrambi i settori medicale ed industriale”. si legge nella nota relativa ai risultati economici del primo trimestre 2023. Un trimestre nuovamente di crescita per il fatturato dell’azienda El.En., salito a 161,4 milioni di euro (+12%), con un Ebitda di 21 milioni (+4,3%) e un utile prima delle imposte che invece scende a 16,6 milioni (-5,3%).
L’obiettivo rimane quello dell’aumento della produzione: anche per questo, spiega El.En., la posizione finanziaria netta del Gruppo è positiva per circa 56,7 milioni di euro rispetto ai circa 88,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022, in diminuzione di circa 32 milioni. “L’espansione del capitale circolante netto, funzionale a garantire stabilità dei processi produttivi anche in prospettiva di un ulteriore aumento dei volumi prodotti, ha assorbito circa 26,5 milioni di euro”, sostiene l’azienda, secondo cui in ogni caso “la solida posizione finanziaria consente ancora al gruppo di definire con grande libertà le sue strategie di crescita”.