Il complesso immobiliare dell'ex cinema Capitol e della Loggia del Grano a Firenze
L’ex-cinema Capitol in piazza del Grano a Firenze, proprio dietro Palazzo Vecchio e all’uscita degli Uffizi, ha trovato una nuova destinazione, dopo la catena di flop degli ultimi vent’anni. Da domani, 14 dicembre, rinascerà come grande magazzino Coin (che un anno fa aveva chiuso in via Calzaiuoli): 2.500 metri quadrati distribuiti su quattro piani ospitano beauty, moda uomo e donna, intimo donna, moda junior e proposte per la casa. Al piano terra sono presenti corner di marchi beauty, carta e gioielli e l’area ristorazione curata dal fornaio aretino “Menchetti dal 1948” che proporrà pizza alla pala, pane, dolci, pranzi e aperitivi utilizzando anche il dehor della Loggia del Grano, di proprietà del Comune di Firenze.
Il canone d’affitto è di 1,2 milioni di euro all’anno
Coin ha investito sei milioni nella ristrutturazione del complesso immobiliare che è di proprietà della Camera di commercio di Firenze: parte dei soldi saranno scalati nei primi anni dal canone d’affitto, che ha una durata di 12 anni + 6 e a regime sarà di 1,2 milioni di euro all’anno.
L’ex-cinema Capitol ha una storia travagliata: è stato un teatro, un caffè-concerto, un cinema fino alla fine degli anni 90, poi è stato acquistato da Benetton che aveva in mente un centro-servizi per i turisti che escono dagli Uffizi, con bar-ristorante e negozi, mai decollato; nel 2008 il complesso è stato acquistato dalla Camera di commercio e poi, quando l’ente ha deciso di ristrutturare la sede di piazza dei Giudici, messo in vendita più volte senza esito, così come è rimasta lettera morta l’idea di farci il Museo del calcio o quella dell’editore Giunti di realizzare un centro culturale con caffè Starbucks. Alla fine la Camera di commercio ha deciso di affittarlo a Coin. Ora resta da capire cosa sarà realizzato all’ultimo piano del complesso, che la catena di department store non ha preso in affitto. E resta da capire se e come sarà realizzata la nuova uscita degli Uffizi, che potrebbe dare impulso allo shopping.
Silvia Pieraccini