Semplificazione, accesso al credito, politiche per la formazione: sono solo alcune delle priorità che Cna Toscana indica alla politica – regionale e nazionale – chiamando a raccolta le sue categorie, i suoi 42 “mestieri”, in un meeting a Firenze per programmare strategie e appuntamenti 2024. Secondo i dati presentati oggi, tra le oltre 340mila imprese presenti in regione circa il 29% è parte del mondo delle imprese artigiane, con il 95% delle imprese toscane che hanno un numero di dipendenti tra 1 e 9, e una dimensione media di 3,5 dipendenti. Negli ultimi 15 anni, il numero di imprese artigiane iscritte è diminuito, ma la Toscana ha resistito meglio rispetto ad altre regioni, con un saldo positivo tra nuove iscrizioni e cessazioni nel 2023, dopo anni di saldo negativo.
“Artigiani pronti alla mobilitazione”
“Se i dati confermano l’importanza dell’artigianato in Toscana, non riescono però a prevedere cosa succederà nei prossimi anni”, ha affermato Luca Tonini, presidente regionale di Cna, chiedendo “che siano aperti al più presto tavoli istituzionali a più livelli per affrontare la situazione”, e mostrandosi preoccupato soprattutto dai segnali di crisi nella filiera della pelletteria. Tuttavia, sostiene, questo “non è l’unico comparto in difficoltà: noi non siamo agricoltori e rappresentiamo 42 mestieri diversi. Non possiamo scendere in strada con i nostri trattori, ma abbiamo portato i nostri camion sulla Fi-Pi-Li per protestare contro il possibile pagamento di un pedaggio selettivo per i mezzi pesanti. Potremmo pensare a forme di mobilitazione anche in altri comparti. Chiediamo per questo alla politica di prendere in mano la situazione per tutelare cittadini e imprese, prima che partano altre mobilitazioni”.
In alcune aree della Toscana, inoltre, pesano le conseguenze dell’alluvione di novembre 2023. “Un’alluvione che ha colpito delle aree importanti come la Piana fiorentina, la Piana pratese, quella pistoiese, dove si produce la grande parte del Pil della Toscana, però dal governo centrale non si è visto nessun aiuto, nessuna risposta importante e concreta”. In generale, per il presidente di Cna Toscana, “non andiamo col cappello in mano a chiedere chissà che cosa”, ma il mondo artigiano chiede “politiche importanti di sviluppo per un futuro, in Italia non esistono politiche per l’energia, l’artigianato, l’industria”, e la Bce “continua a non abbassare i tassi pensando che abbiamo un’inflazione a causa dell’aumento dei prezzi, ma non è questa la strada. A me sembra che la Bce sia diventata un’associazione culturale di vecchie glorie: spero che inizino a capire che il problema c’è, e non si può caricare totalmente sulle spalle delle famiglie e delle imprese”.
La Regione rilancia su semplificazione e infrastrutture
Le istituzioni presenti al meeting hanno promesso il loro supporto. “Condividiamo questa impostazione di voler affrontare non solo i problemi specifici – ha affermato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, partecipando all’evento -, ma anche la visione generale. I temi delle infrastrutture e i temi della semplificazione sono temi su cui io mi sono scatenato nel cercare da un lato di offrire una prospettiva, una modernizzazione infrastrutturale della Toscana, e dall’altra una semplificazione burocratica, che è sempre punto di riferimento e coordinata essenziale nelle leggi e nei regolamenti che ha attuato la Regione”.
Per il sindaco di Firenze Dario Nardella “abbiamo una grande concentrazione di piccole imprese, che peraltro sono ben collegate anche con le grandi multinazionali, perché il sistema dei distretti appartiene proprio alla tradizione economica della Toscana, le filiere nella manifattura, nel sistema delle tecnologie, nella moda, appunto nell’industria: solo che abbiamo bisogno di rafforzarle. In che modo? Anzitutto con le infrastrutture”. A tal proposito il sindaco ha ricordato i passi avanti su Tav, polo fieristico, tramvie. “Ci rimane il tema dell’aeroporto – ha detto -, sul quale comunque siamo fiduciosi per quel che riguarda il via libera con la Valutazione di impatto ambientale, che aspettiamo entro l’estate”.
Artex aiuta le Mpmi per il bando regionale R&S
Nel frattempo, a supporto dell’artigianato artistico, Artex ha annunciato un’iniziativa per aiutare le Mpmi di questo ambito che intendono partecipare al bando della Regione Toscana ‘Ricerca e Sviluppo’, che scade il 22 marzo. Il bando prevede agevolazioni per investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione da parte delle imprese, orientati alle applicazioni produttive. “Mettiamo a disposizione le nostre competenze – spiega Artex – per supportare le imprese artigiane nella compilazione delle domande e presentazione della documentazione necessaria. Supportiamo le aziende nella stesura delle proposte progettuali, nella gestione di tutta la pratica per l’accesso ai contributi e nelle attività di rendicontazione delle spese sostenute. E’ una opportunità di stimolo per le aziende per innovare. Inoltre, Artex mette a disposizione una rete di rapporti con soggetti specializzati di varia natura, come Università e Fondazione ricerca e sviluppo solo per fare due esempi”.
La sostenibilità è uno degli obiettivi di policy del bando regionale: e “con varie aziende – sottolinea Artex – stiamo costruendo progetti che individuano trasformazioni nel loro processo produttivo o nel prodotto orientati alla riduzione dell’impatto ambientale. Cristallo, ceramica, vetro, e altre manifatture artigianali, possono cogliere questa importante opportunità offerta dalla Regione per prepararsi alle sfide in ambito ambientale e digitale che mercato e regolamenti pongono come urgenti anche alle piccole imprese: ecodesign ed economia circolare, sono degli esempi”.
Leonardo Testai