Ricavi stabili e utili in calo, in un quadro di investimenti in aumento che hanno portato a una riduzione delle perdite idriche e dei consumi di energia elettrica: l’approvazione pressoché unanime del bilancio 2021 di Publiacqua da parte dell’assemblea dei soci è stata accompagnata dal via libera a un dividendo complessivo di 8 milioni di euro, cifra inferiore ai 16,6 milioni distribuiti con gli utili 2020. I beneficiari principali saranno i Comuni di Acqua Toscana (53,16%) e Acque Blu Fiorentine (40%, con Acea come azionista di controllo). Il resto dell’utile (7,4 milioni) sarà destinato in parte a riserva, e in parte al fondo vincolato per gli investimenti come indicato dall’authority Arera.
Slitta il rinnovo del Cda, Comuni al lavoro
Il gestore del servizio idrico integrato della Toscana centrale si presenta all’appuntamento del bilancio come “una società in salute, e solida grazie a un patrimonio netto di oltre 280 milioni di euro, il più alto delle società idriche toscane”, afferma l’amministratore delegato Paolo Saccani. Il rinnovo del consiglio d’amministrazione è slittato: una scelta motivata, secondo fonti vicine all’azienda, anche dall’imminente rinnovo di alcuni amministrazioni comunali azioniste di Publiacqua, e dal lavoro di approfondimento sul progetto di multiutility regionale in corso da parte di alcuni Comuni.
Nel bilancio 2021 Publiacqua ha registrato 273 milioni di euro di ricavi, contro i 271 milioni del 2020. Il margine operativo lordo di 128,3 milioni è in riduzione dell’1%, a causa – sostiene la società – dell’incremento degli ammortamenti (+15,6 milioni, +17%) in vista della fine della concessione nel 2014. “Oggi applichiamo l’ammortamento finanziario – ha chiarito Saccani -: bisogna stabilire è se in vicinanza del termine concessione dobbiamo continuare ad applicare l’ammortamento finanziario o passare all’ammortamento tecnico, basato sulla vita utile dei beni. La riflessione è ancora in corso: l’effetto non sarebbe sul conto economico dell’azienda, ma sul valore residuo della concessione, e dunque su quanto il gestore entrante deve all’uscente. Questa riflessione è all’attenzione dell’Autorità Idrica Toscana”.
Salgono gli investimenti (e la rete migliora)
Il 2021 ha visto 105,94 milioni di euro investiti, il dato più alto della storia di Publiacqua, con un investimento procapite di 85 euro ad abitante, superiore alla media nazionale. Gli investimenti degli ultimi anni (299 nel triennio) per il miglioramento del sistema acquedottistico, fognario e depurativo hanno portato a una riduzione delle perdite idriche, calate dal 2019 a oggi di 16,5 milioni di metri cubi, “un terzo del volume di Bilancino – osserva Saccani – una volta e mezza il consumo di una cttà come Prato”. Tale recupero di efficienza ha portato a una riduzione del costo dell’energia elettrica, passato dai 17,7 milioni del 2020 ai 14,1 milioni del 2021. “E’ un risultato importante anche per la sostenibilità ambientale – ha aggiunto l’ad – perché c’è stato un minore prelievo di acqua, e un minore utilizzo di prodotti per la depurazione”.
I dati percentuali sul rispetto dei tempi per le prestazioni svolte evidenziano miglioramenti per avvio e cessazione del rapporto contrattuale (il livello di rispetto dei tempi previsti è passato dal 97,5% del 2018 al 99,2% del 2021) e per la gestione del rapporto contrattuale (livello di qualità passato dal 96,5% del 2018 al 98,6% del 2021). Gli infortuni sul lavoro si sono dimezzati nel 2021 (8 eventi, contro i 25 del 2019), a testimonianza secondo Publiacqua di un impegno per la prevenzione che ha portato a 4.100 ore di formazione erogate nel 2021 sul tema sicurezza.