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Territorio

03 ottobre 2025

Banca di Cambiano investe 15 milioni in un centro culturale a Castelfiorentino

Apre la mostra del fotografo Robert Doisneau. Duemila mq dedicati a archivi, laboratori, libreria, ristorante con prodotti locali. La cultura come servizio alla comunità.

Silvia Pieraccini
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Si chiama ‘Cambio’ e vuol essere un contenitore di cultura: mostre, archivi, laboratori, scuole e associazioni, libreria, sala conferenze, ristorante e, in futuro, residenze d’artista. Il centro che s’inaugura sabato 4 ottobre a Castelfiorentino (Firenze) – 2.000 metri quadrati distribuiti su quattro piani in mezzo al paese, frutto della rigenerazione urbana di un ex cinema e di sette appartamenti – è un investimento fatto dalla Banca di Cambiano 1884, la “banchina” come ancora la chiamano tutti, per il “suo” territorio, in ossequio ai valori fondanti della mutualità e della cooperazione (nel 2017, in occasione della riforma del sistema di credito cooperativo, la banca si è trasformata in spa scegliendo di non aderire a uno dei due gruppi nazionali Iccrea e Credito Cooperativo). “E’ l’esempio di come una vera banca del territorio si può mettere a servizio della comunità”, spiega Paolo Regini, presidente da 26 anni. “Abbiamo deciso di stare vicini al territorio non solo finanziando società sportive, teatri e sagre, ma anche proponendo iniziative di qualità”.

Un progetto che punta ad avere un respiro ultraregionale

L’investimento nel polo culturale è di stato di oltre 15 milioni di euro, realizzato in quattro anni attraverso l’Ente Cambiano che detiene la proprietà della banca. La gestione del polo culturale è affidata alla Fondazione Cambiano guidata da Maria Cristina Giglioli. “Vorrei che questo progetto, nato in un Comune di provincia che ha sempre mostrato interesse ad accogliere proposte culturali di qualità, avesse un respiro ultraregionale”, spiega Giglioli.

Esposta la foto del ‘Bacio’

Il completamento dei lavori di recupero (una parte era già stata aperta l’anno scorso) e il taglio del nastro vengono celebrati con una grande mostra fotografica (fino al 6 gennaio) dedicata a “Robert Doisneau-Fotografo poeta”, curata da Patrick Ansellem e Atelier Doisneau e prodotta da Opera Laboratori. Tra le 90 foto in mostra dell’artista francese che racconta la Parigi a cavallo della seconda guerra mondiale c’è la più famosa, “Il bacio”, lo scatto che ha raccontato al mondo la rinascita della capitale francese dopo le ombre della guerra.

Collezione permanente, archivio fotografico, sede di associazioni, ristorante

Nel centro culturale “Cambio” trovano spazio anche la collezione permanente della banca, formata da dipinti e sculture dal Duecento a oggi; l’archivio (33mila immagini dal 1942 al 1955) del fotografo amatoriale David Bastianoni, una sorta di “Doisneau locale”; sale espositive (come quelle che al momento ospitano una mostra dedicata ai disegni dell’architetto Gae Aulenti realtivi all’intervento fatto alla tenuta di Granaiolo di Castelfiorentino); un laboratorio e set fotografico per giovani e appassionati; la sede dell’associazione di fotografia ‘Giglio rosso’; una sala conferenze; una scuola di lingue per insegnare l’italiano alle nuove comunità; l’archivio storico della Filarmonica Giuseppe Verdi e la Società storica della Valdelsa. All’ultimo piano il ristorante ‘Corale’, con la consulenza dello chef Simone Cipriani, propone una cucina ‘pop’ che valorizza prodotti di aziende agricole del territorio.

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Silvia Pieraccini

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