Aprono il 12 e il 15 aprile i due bandi gestiti da Sviluppo Toscana per aiutare le imprese colpite dall’alluvione del novembre 2023 con una dotazione complessiva di 13,3 milioni di euro. I bandi sono rivolti alle Mpmi e ai professionisti (operanti in tutti i settori ad eccezione di agricoltura e pesca) colpiti dagli eventi calamitosi, e che abbiano presentato le schede di segnalazione danni secondo la procedura prevista. Nella somma dei 1,3 milioni rientrano, in virtù di un accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Toscana, 1,5 milioni provenienti dalla Camera di Commercio di Firenze grazie al fondo di perequazione per le calamità nazionali di Unioncamere e al contributo della Camera di Commercio di Roma, come annunciato nel dicembre scorso.
Come funzionano i bandi per le imprese
Il primo dei due bandi a favore delle imprese colpite dall’alluvione (bando aperto dal 12 aprile da Sviluppo Toscana) concede un contributo a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi sui prestiti già concessi o da concedere, mettendo a disposizione 6,35 milioni di euro. Il valore massimo del contributo è di 7mila euro a fronte di un prestito previsto di 50mila euro e una durata fino a 36 mesi (di cui massimo 6 mesi di preammortamento). In caso di prestito già erogato all’apertura del bando saranno ammissibili sia prestiti di importo superiore a 50 mila euro (la sovvenzione sarà comunque calcolata tenuto conto del valore massimo) che quelli di durata superiore a 36 mesi (l’importo sarà pari al minore dei valori tra quello calcolato secondo il piano di ammortamento contrattuale e quello calcolato su un piano di ammortamento con durata massima di 36 mesi).
Il secondo bando (aperto dal 15 aprile), a sostegno degli investimenti materiali ed immateriali, stanzia 6,96 milioni di euro. Importo massimo del contributo è 5mila euro, salvo eventuale redistribuzione in caso di risorse residue dopo la predisposizione della graduatoria. L’ordine dei beneficiari terrà conto del rapporto tra danno subito e fatturato 2022, in modo da assicurare il contributo con priorità a chi ha avuto danni più significativi.
In questo secondo bando sono ammesse le spese per interventi sugli immobili (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mobili e arredi, progettazione e direzione lavori (in misura non superiore al 10% dell’investimento complessivo ammissibile), investimenti immateriali (acquisizione di servizi di consulenza non continuativi o periodici e al di fuori dei costi di esercizio ordinari). Sono ammissibili anche le spese sostenute per la perizia richiesta per accedere al bando.
“Facciamo ripartire le attività danneggiate”
“La collaborazione tra istituzioni è fondamentale per il coordinamento e l’efficacia degli interventi che puntano a dare ossigeno e a far ripartire le attività danneggiate”, ha affermato il presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi. Secondo il presidente della Regione, Eugenio Giani, “oggi possiamo dire che la Toscana è la regione che in relazione ai suoi abitanti ha messo a disposizione complessivamente più risorse a sostegno di popolazioni alluvionate”. (lt)