L’aiuto del territorio alle popolazioni della Toscana colpite dall’alluvione deve andare di pari passo con il sostegno alle imprese danneggiate dall’ondata di maltempo. E’ il messaggio rilanciato da Confindustria Toscana in occasione della firma di un accordo tra la Regione e le parti sociali, comprese anche le associazioni di Comuni e Province, che consente di devolvere un’ora di lavoro, da parte dei lavoratori e della parte datoriale, a favore degli alluvionati.
“Sono fondamentali tempi certi e risorse adeguate per i ristori alle imprese colpite”, ha affermato Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana, secondo cui “E’ il momento dell’agire e non servono pretestuose polemiche sul tema delle assicurazioni”. Un riferimento, quest’ultimo, alle dichiarazioni del ministro della Protezione civile Nello Musumeci, che aveva puntato il dito contro la scarsa diffusione tra le aziende dei territori alluvionati di forme assicurative contro il rischio idrogeologico.
“Il tessuto di aziende, asse portante e valore della qualità del nostro made in Italy – ha sottolineato Bigazzi -, ha saputo reagire con tempestività a questa drammatica situazione improvvisa e imponderabile per il territorio coinvolto. Serve ora un supporto forte da parte del governo centrale a partire dal rinvio delle scadenze fiscali e previdenziali oramai prossime”.
Come funziona l’iniziativa benefica
L’accordo siglato oggi si fonda sull’adesione volontaria: lavoratrici e lavoratori potranno liberamente scegliere di devolvere al fondo di intervento per la popolazione toscana un’ora del loro lavoro, e liberamente le aziende potranno aggiungere, di tasca propria, un ulteriore contributo. “E’ la Toscana della solidarietà”, ha affermato il presidente della Regione Eugenio Giani, spiegando che queste risorse “confluiranno sul conto della Protezione Civile, ma noi vogliamo che non servano certo per le somme urgenze, perché a quelle provvederemo con gli investimenti pubblici, bensì che servano proprio per il supporto e sostegno alle famiglie e alle imprese”.
Hanno sottoscritto l’accordo per il progetto benefico, oltre a Regione, Anci Toscana, Upi Toscana e Cispel, le associazioni regionali di Confindustria, Confapi, Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Agci, Confcooperative, Legacoop, Confcommercio e Confesercenti, assieme ai sindacati toscani di Cgil, Cisl e Uil. I firmatari hanno concordato di raccogliere i fondi tramite il conto corrente Iban IT71B0503411701000000003341 intestato a Regione Toscana, causale Emergenza alluvione, già attivato dall’ente nell’ambito della campagna ‘Aiutiamo la Toscana’.
I comuni con i danni maggiori sono 62
Nel frattempo prosegue il lavoro per ricomporre il quadro dei danni da maltempo subiti dalla Toscana: e risultano 62 i comuni delle cinque province toscane inserite nella dichiarazione di emergenza, ovvero Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno, che hanno avuto i maggiori danni. “Li abbiamo identificati oggi”, ha spiegato Giani, commissario per l’emergenza, evidenziando come “le amministrazioni comunali dovranno adesso attivare la ricognizione dei danneggiamenti subiti dalle persone, dalle imprese, ma anche dai beni pubblici e dalle strutture idrauliche”. Sono salite a oltre 19.000 le tonnellate di rifiuti alluvionati finora allontanati dalle strade, grazie all’intervento dei mezzi e del personale di Alia. (lt)