Negli ultimi 30 anni l’agriturismo ha “invaso” in lungo e in largo la campagna toscana, spingendosi fin sul mare e in montagna e attirando turisti da ogni parte del mondo, grazie anche al fatto di aver abbinato l’ospitalità al cibo, al vino e alle “esperienze” sul territorio. La sorpresa è che le aziende agrituristiche continuano – ancora – a crescere (anche) nella regione che da sempre è leader per offerta (insieme con la provincia di Bolzano) come la Toscana: nel 2023 sono arrivate a sfiorare quota seimila (5.797), con una crescita del 4,7% che ha trainato anche gli arrivi (1,2 milioni) e i pernottamenti (4,9 milioni), secondo i dati resi noti in occasione della presentazione di AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale la cui 22esima edizione si terrà ad ArezzoFiere dal 25 al 27 ottobre.
I posti letto sono più di 88mila
I posti letto negli agriturismi toscani sono oltre 88mila, mentre le piazzole di sosta (agricampeggi) sono 2.485. Le province con l’offerta maggiore sono Grosseto e Siena. In pratica la Toscana assorbe quasi un terzo dei pernottamenti italiani in agriturismo (15,5 milioni nel 2023, per il 58% stranieri, in testa Germania, Olanda e Francia), settore che si stima toccherà in termini di fatturato quasi due miliardi di euro nel 2024 con quasi 26mila imprese.
La nuova frontiera dell’intelligenza artificiale
Queste imprese oggi devono guardare alle nuove tecnologie, tanto che il tema-guida del prossimo salone dell’agriturismo sarà l’intelligenza artificiale applicata ai settori dell’agricoltura e dell’accoglienza, cui sarà dedicato il nuovo spazio Agri@Intelligence. Al salone parteciperanno più di 100 tour operator da 27 Paesi del mondo.
Silvia Pieraccini