la nuova pista dell'aeroporto di Firenze 'Amerigo Vespucci' nel Masterplan messo a punto da Toscana Aeroporti
“La documentazione presentata non fornisce adeguate risposte sull’impatto che la nuova ipotesi di pista avrebbe sul territorio pratese”. Con questa motivazione la sindaca del Comune di Prato, Ilaria Bugetti (Pd), ha spiegato in un comunicato che non sussistono le condizioni per esprimere un parere nel procedimento di Via/Vas integrato in corso sull’opera, e ha annunciato che l’Amministrazione da lei guidata è pronta a ricorrere alle vie legali “per tutelare cittadini e territorio” se il procedimento ambientale, e quindi la pista lunga 2.200 metri quasi-parallela all’autostrada A11, andranno avanti.
Bugetti: “Troppo rumore su alcune zone, non basta cambiare gli infissi”
Il nodo è l’inquinamento acustico: il Comune di Prato sostiene che, secondo la documentazione fornita dalla società di gestione Toscana Aeroporti, le zone di Cafaggio, San Giorgio e Santa Maria a Colonica, ma anche Mezzana e Casale, rischiano un peggioramento a causa del sorvolo degli aerei. “L’impegno di Toscana Aeroporti alla sostituzione degli infissi delle abitazioni che si trovano nelle aree dove sono previsti superamenti dei limiti appare del tutto inadeguato – afferma l’Amministrazione comunale – e sottende l’impossibilità di apertura delle finestre”.
Cinque anni fa la bocciatura definitiva del vecchio progetto
Il Comune di Prato ricorda anche che l’orientamento della nuova pista è “solo in parte modificato rispetto all’ipotesi bocciata dal Tar della Toscana e dal Consiglio di Stato su ricorso anche del Comune di Prato”. A più di cinque anni dallo stop definitivo del vecchio progetto da parte del Consiglio di Stato (era il febbraio 2020), le posizioni dunque non cambiano. Le risposte fornite da Toscana Aeroporti alle osservazioni presentate dal Comune di Prato sono ritenute “non rispondenti in modo puntuale e soddisfacente”, scrivono gli uffici comunali.
Se il progetto sarà ritenuto compatibile dal punto di vista ambientale, Prato farà ricorso
La sindaca Bugetti annuncia una lunga battaglia: “La documentazione fornita e le risposte alle nostre osservazioni non hanno sciolto alcun dubbio sull’impatto che la nuova ipotesi di pista avrebbe sul territorio pratese. Per questo non arretreremo di un passo – afferma – e, nel caso il procedimento ministeriale vada avanti con esito favorevole per il proponente, siamo pronti a rivolgerci ai tribunali competenti per far valere le nostre ragioni e tutelare la salute dei cittadini e la vivibilità delle zone che saranno interessate dai sorvoli”.
Toscana Aeroporti ora dovrà decidere se proporre nuovi interventi di mitigazione del rumore
Secondo quanto dichiarato nell’aprile scorso dall’amministratore delegato di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, la conclusione della procedura di Via/Vas della nuova pista di volo dell’aeroporto di Firenze era attesa entro questo mese di maggio, per poi passare alla conferenza dei servizi e aprire i cantieri entro l’anno. A questo punto, con la mancata espressione del parere sulla compatibilità ambientale da parte del Comune di Prato, si tratterà di vedere se Toscana Aeroporti proporrà nuovi interventi di mitigazione del rumore o deciderà di andare avanti senza cambiamenti. Il procedimento di Via/Vas, una volta acquisiti tutti i pareri degli enti coinvolti, si concluderà con la valutazione del ministero dell’Ambiente.
Nel 2024 a Firenze atterrati e partiti 3,5 milioni di passeggeri
La nuova pista di volo lunga 2.400 metri, insieme con la costruzione di una nuova aerostazione, punta a sviluppare i traffici e a rendere più sicuro l’atterraggio (oggi impossibile con nebbia e vento a causa dell’orientamento della pista verso il monte Morello). Nel 2024 l’aeroporto fiorentino ‘Amerigo Vespucci’ ha accolto, tra arrivi e partenze, 3,5 milioni di passeggeri (+14,3%), risultato ottenuto sia grazie all’aumento dei voli che al miglioramento del tasso di riempimento (che sfiora l’82%). Con la nuova pista i passeggeri potrebbero superare i 4,5 milioni. L’opera è attesa da quasi 40 anni, visto che il primo progetto di pista parallela all’autostrada risale al 1987 e, col nuovo terminal, attiverebbe un investimento vicino a 400 milioni e 10mila posti di lavoro stimati tra diretti e indiretti.
Silvia Pieraccini