Meno percettori, e con un importo più basso della somma percepita: le due misure che prendono il posto del Reddito di cittadinanza – Assegno di inclusione e Strumento di attivazione – cambiano anche in Toscana il quadro delle azioni di sostegno a persone e famiglie che vivono situazioni di difficoltà. Secondo un nuovo studio dell’Irpet, condotto sui dati amministrativi di fonte Inps relativi all’intero universo dei richiedenti il Reddito di cittadinanza, col nuovo sistema la platea dei beneficiari conterà 9.600 nuclei familiari in meno.
Come cambiano gli scenari per le famiglie
In base alle simulazioni dell’Irpet, che già nel marzo scorso aveva stimato l’impatto della Mia proposta allora, il numero di nuclei beneficiari passa infatti dai circa 53mila del Reddito di cittadinanza ai 44mila (-9mila e 600 nuclei, il 18% in meno) con le due nuove misure, di cui 23mila percettori dell’Assegno per l’inclusione e 21mila dello Strumento di attivazione. A livello individuale i beneficiari del Rdc erano circa 108mila, mentre quelli delle due nuove misure sarebbero 82mila: 26mila e 500 in meno (-24%). In Toscana calerà anche il grado di copertura dei nuclei familiari in condizione di povertà assoluta: il 44%, contro il 53% del Reddito di cittadinanza.
Con il nuovo sistema, le risorse dedicate alla lotta alla povertà subiscono una riduzione di circa 31 milioni di euro (-13%) per effetto di una flessione del numero dei percettori e dell’importo medio. Secondo le elaborazioni Irpet, a fronte dei 458 euro di importo medio mensile a famiglia del Reddito di cittadinanza, la cifra erogata scenderà ai 371 euro mensili dell’Assegno per l’inclusione e ai 404 euro mensili dello Strumento per l’attivazione (con un importo medio fra le due misure di 386 euro). Escluse le città e le aree interne, gli altri sistemi locali del lavoro toscani mostrano una quota di variazione dei percettori superiore alla media (-24%), con una flessione più accentuata nei sistemi locali sede della produzione manifatturiera legata al made in Italy (-28,5%), in quelli distrettuali dell’altra industria (-27,8%) e nei territori a vocazione turistico balneare (-27,5%).
Le condizioni dei nuovi strumenti
I nuclei beneficiari dell’Assegno per l’inclusione devono iscriversi, prima ancora di poter ricevere il beneficio, presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa al fine di sottoscrivere un patto di attivazione digitale. Entro 120 giorni devono presentarsi presso i servizi sociali comunali per una valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo e sulla base di questa sono tenuti ad aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa. Se all’interno dei nuclei sono però presenti persone tra 18 e 59 anni ritenute attivabili queste vengono re-inviate ai Centri per l’impiego (Cpi) per la sottoscrizione di un Patto di servizio personalizzato.
I richiedenti lo Strumento di attivazione sono, invece, inviati direttamente ai Cpi per la stipula di un patto di servizio personalizzato. In caso di partecipazione a programmi formativi proposti, viene erogato l’importo economico di 350 euro.