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11 settembre 2025

Ad Arezzo meno tasse per le imprese, Livorno maglia nera toscana

“A seconda del territorio dove ha sede l’imprenditore è penalizzato, questo non è più accettabile”, tuona Cna Toscana.

Leonardo Testai
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Arezzo è il capoluogo di provincia in Toscana con la minore pressione fiscale sulle imprese, con un total tax rate del 49,8% che le vale il nono posto a livello nazionale nella graduatoria dove, invece, Livorno è quart’ultima con il 56,1% di peso delle tasse. I dati sono stati resi noti a Roma nel corso della presentazione dell’Osservatorio di Cna ‘Comune che vai fisco che trovi’: il Total tax rate (ossia l’incidenza dei tributi erariali, locali e dei contributi sul reddito d’impresa e di conseguenza sul reddito disponibile) medio nazionale è del 52,3%, mentre il Tax free day, la data in calendario a partire dalla quale i profitti si possono ritenere idealmente prodotti per sé e per la propria famiglia, cade il 9 luglio.

Tre città peggio della media regionale

Per la Toscana, secondo i numeri relativi al 2024, il Total tax rate minore è quello di Arezzo con il 49,8%: il primo giorno libero da tasse è il 30 giugno. La segue Massa al 27/o posto con un Ttr del 50,9% e il giorno tax free fissato al 4 luglio. Poi Siena al 29/o posto (51%, 5 luglio), Grosseto 41/a (51,4%, 6 luglio), Prato 42/a (51,4%, 6 luglio), Lucca 52/a (51,8%, 8 luglio), Pisa 58/a (52%, 8 luglio), Pistoia 63/a (52,2%, 9 luglio), Carrara 81/a (52,9%, 12 luglio), Firenze 97/a (54,4%, 17 luglio), Livorno 110/a (56,1%, 23 luglio).

“La nostra regione ricalca fedelmente la situazione nazionale – afferma Luca Tonini, presidente di Cna Toscana -, esiste una forte disparità tra le province nel livello di tassazione: tra Arezzo e Livorno ci sono quasi tre settimane di differenza per il tax free day. Questo significa che un imprenditore è più o meno penalizzato a seconda della provincia dove ha la sede, questo non è più accettabile. Nei nostri territori la crescita deve essere uniforme e il punto di partenza deve essere lo stesso. Per questo motivo sosteniamo le richieste di Cna nazionale al Governo di rendere il fisco più leggero, semplice e, soprattutto, equo”.

Male Firenze, ma meglio di cinque anni prima

Nel capoluogo, afferma Cna Firenze Metropolitana, la pressione fiscale è diminuita dello 0,5% rispetto al 2023 e del 7,9% rispetto al 2019. Sul Total tax Rate fiorentino, l’incidenza di erario e Ivs è pari al 34,2%, quella delle tasse regionali allo 0,9% e quella delle tasse comunali al 19,3%. Francesco Amerighi, presidente di Cna Firenze Metropolitana, propone alla sindaca Sara Funaro “di prendere in considerazione le proposte che le abbiamo consegnato alla fine di giugno per ridurre la burocrazia sulle imprese. Attuarle significa ridurre i costi che gravano sul nostro sistema economico senza incidere sulle entrate di Palazzo Vecchio”.

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Leonardo Testai

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