E’ una startup, ma ha seguito un percorso insolito rispetto alla categoria: la fiorentina Volumio, nata nel marzo 2020 dopo essere rimasta per anni un progetto personale di Michelangelo Guarise, è partita dai consigli (feedback) della community di appassionati di musica – oggi conta circa 40mila iscritti – per capire come sviluppare il sistema operativo messo a punto per riprodurre musica in alta qualità, e come creare la migliore esperienza d’ascolto. “Quando la startup è nata aveva già il prodotto da vendere sul mercato ed era in grado di fare profitti – spiega Guarise – per questo finora abbiamo reinvestito gli utili per crescere in maniera organica”.
E’ arrivato il momento di allargare la platea di utenti
Negli ultimi due anni però i soci di Volumio si sono resi conto che il prodotto può essere appetibile a una platea più ampia rispetto agli audiofili che amano ascoltare musica di altissima qualità, e hanno sviluppato soluzioni con l’intelligenza artificiale per rispondere a domande come “fammi la playlist perché invito amici a cena” o “voglio ascoltare musica rilassante”, oppure hanno sviluppato Ai audio-assistant che creano podcast generativi sulla base di gusti e preferenze del cliente, mixati con la musica prediletta e la lettura di tweet. “Avere un’app che permette di aggregare servizi significa avere un commesso personale di dischi – spiega Guarise – ma per far questo serve un investimento importante: crediamo sia arrivato il momento di provare a raccogliere risorse perché siamo alla vigilia del grande salto”.
Parte un round di investimento
Per questo motivo Volumio sta per aprire un round di investimento che oscillerà fra 2 e 5 milioni. La somma sarà decisa nelle prossime settimane. Nel 2023 l’azienda, che conta un team di 14 persone, ha tagliato il traguardo di 1 milione di fatturato e quest’anno prevede una crescita del 25-30%.
Silvia Pieraccini