21 marzo 2025

Logo t24Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Industria

31 maggio 2023

Lucca-Pistoia-Prato, la produzione industriale rallenta il ritmo positivo

Nel primo trimestre 2023 Confindustria Toscana Nord rileva un +0,3% in aggregato, in linea con il dato nazionale.

Featured image

Dopo l’affievolimento della tendenza positiva visto già dall’ultima parte del 2022, nel primo trimestre 2023 rallenta ancora, fino a una situazione stagnante nel complesso, la produzione industriale di Lucca, Pistoia e Prato: la rilevazione del Centro studi di Confindustria Toscana Nord, che prende in esame un campione rappresentativo di imprese, evidenzia che rispetto allo stesso periodo del 2022 l’andamento vede un modestissimo incremento (+0,3%), sostanzialmente in linea con il dato nazionale. L’andamento nei singoli territori non presenta differenze enormi: si va dal +0,9% di Pistoia al -0,1% di Lucca, passando per il +0,3% di Prato in perfetta media regionale.

In un contesto che, secondo l’associazione, vede il sistema economico “al bivio fra possibilità di prosecuzione della crescita e timori di recessione, già conclamata in alcuni importanti paesi europei come la Germania”, le aziende di Lucca, Pistoia e Prato “hanno dovuto trovare un equilibrio fra la necessità di aumentare i prezzi, nel tentativo di mantenere i livelli di margine indispensabili per continuare l’attività, e conservare le quote di mercato. Una situazione di non facile lettura: solo a posteriori se ne potranno valutare gli effetti sugli equilibri economico-finanziari delle imprese”.

I territori nel dettaglio

A Pistoia, rispetto al primo trimestre 2022, l’andamento dei principali settori si presenta eterogeneo: chimica, plastica, lavorazione dei minerali non metalliferi -6,9%; meccanica +4%; alimentare -1,5%; carta -5,5%; mobile, che include anche i materassi, +26,1%; tessile -7%; calzature con -7,8%. “Nelle opinioni raccolte fra gli imprenditori – afferma Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana Nord – compaiono indicazioni indirette positive, rappresentate dalle valutazioni sul probabile sviluppo dei livelli occupazionali”, ma “la carenza di manodopera lamentata dai colleghi e la difficoltà a reperire le professionalità necessarie alla lunga costituiranno un freno di cui non abbiamo bisogno. Il nostro impegno per avvicinare i giovani all’industria, informarli e formarli va appunto in questo senso”.

A Lucca i dati della carta e cartotecnica (+1,9%), del sistema moda (+3,4%) e della nautica (+5,8%) compensano le flessioni di metallurgia (-6,5%), alimentari (-6%), lapideo (-2,9%) e chimica-plastica (-0,5%). Il contesto in cui si muove l’industria lucchese – spiega il vicepresidente dell’associazione, Tiziano Pieretti – è quello, comune a tutti, di una porta stretta fra costi che si sono ridotti solo per alcune voci e prezzi che si fa fatica a spuntare in un mercato piuttosto stagnante”.

Prestazioni settoriali non uniformi a Prato, dove a fronte delle flessioni di tessile (-2,1%) e metalmeccanica (-1,1%) accelera l’abbigliamento e maglieria (+15,9%), con ulteriori aspettative di aumento della produzione nel trimestre in corso. “Quello che stiamo vivendo – osserva la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli – è un momento di incertezza e di transizione, condizionato dalle dinamiche costi-prezzi, dall’inflazione, da fattori molteplici che frenano i mercati. Le prestazioni delle imprese Prato in un momento particolarmente complicato per il settore moda possono dirsi all’altezza della situazione”.

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Industria

19 marzo 2025

Laviosa, investimento da 4,8 milioni (con UniCredit) per la sostenibilità

Leggi tutto
Industria

18 marzo 2025

PharmaNutra, nel 2024 più ricavi (+14,7%) e utile (+7,2%), sale anche il dividendo

Leggi tutto
Industria

17 marzo 2025

Tisg cresce ancora, il gruppo guarda ad acquisizioni nel 2025

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci