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28 marzo 2022

Toscana Energia prepara un dividendo record

La società che distribuisce metano controllata da Italgas e partecipata da 80 Comuni migliora l’ebitda, ora al 74,5% dei ricavi.

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Bilancio record per Toscana Energia, la società di distribuzione del gas controllata (50,7%) da Italgas e partecipata (49,3%) da 80 Comuni toscani guidati da Firenze che si conferma, ancora una volta, campione di redditività: il fatturato 2021 – informa un comunicato – è stato pari a 139 milioni di euro, in linea con l’anno precedente, mentre il margine operativo lordo adjusted (al netto delle voci straordinarie) è migliorato, toccando i 103,67 milioni di euro (+4%): un valore che è pari al 74,5% dei ricavi. In aumento anche l’utile netto adjusted, che è stato di 40,5 milioni (+4%) e dunque assicurerà un ricco dividendo agli azionisti.

L’assemblea dei soci è convocata per il 20 aprile. Gli investimenti tecnici hanno sfiorato i 67 milioni (+16%), e hanno portato a estendere la rete del metano con 45 chilometri di nuove tubazioni.

“Questi investimenti hanno consentito anche di accelerare il percorso di trasformazione digitale di reti e impianti – afferma l’azienda – strategico per abilitare la transizione energetica verso l’impiego di gas rinnovabili come biometano, idrogeno verde e metano sintetico”. La sostituzione dei misuratori tradizionali con quelli di ultima generazione (smart meters), che permettono la lettura a distanza dei consumi, ha superato il 99% degli attivi.

A fine 2021 Toscana Energia era concessionaria del servizio di distribuzione in 101 Comuni, con 797.977 mila misuratori attivi, una rete di 8.018 km e 1.102 milioni di metri cubi di gas distribuito. 

“Gli importanti investimenti fatti nel corso del 2021 – afferma l’amministratore delegato Bruno Burigana – rappresentano una leva strategica per proseguire la trasformazione digitale della nostra rete di distribuzione, impegno che continuerà nel prossimo biennio, in modo da renderla ancora più efficiente e sicura, anche grazie a una manutenzione di tipo predittivo, e da poter accogliere e distribuire anche altri tipi di gas di origine rinnovabile come il biometano”.

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