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04 febbraio 2025

Tessile, apre Milano Unica con 95 aziende pratesi (e più fiducia)

Nel 2024 la produzione di tessuti è scesa del 5,8%. Il nodo dei costi energetici che frenano la competitività.

Silvia Pieraccini
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Il tessile di Prato si ritrova alla fiera internazionale Milano Unica – la cui 40esima edizione si è aperta oggi, 4 febbraio, a Fiera Milano-Rho col record di espositori (723 di cui 556 produttori di tessuti) – e scopre di avere una (leggera) dose di fiducia in più rispetto ai mesi scorsi. Sono 95 le aziende del distretto pratese che espongono, fino al 6 febbraio, le collezioni di tessuti per la primavera-estate 2026.

Si spera in una ritorno di interesse per la moda

Il 2024 è stato un anno complicato e il primo semestre di quest’anno non ha mostrato l’attesa svolta, ma l’orizzonte sembra meno nero: “I segnali che arrivano dai clienti, soprattutto esteri, in vista delle fiere sono positivi – afferma Giovanni Gramigni, presidente del consorzio di produttori di tessuti Pratotrade -. Anche gli ottimi risultati di eventi come Pitti Uomo fanno sperare in una ripresa di interesse per la moda: questo rinnovato gusto per il bello, assieme all’esaurimento dell’overstocking che ha condizionato le ultime stagioni, fanno ben sperare per il tessile pratese”.

Penalizzati dai costi energetici

Più prudente Maurizio Sarti, coordinatore dei Produttori di tessuti di Confindustria Toscana nord: “E’ un momento in cui al tessile italiano, e non solo italiano, serve un nuovo impulso – afferma – il fattore prezzo resta decisivo e noi, su questo fronte, siamo penalizzati dai costi energetici rispetto ai concorrenti europei”. Trasparenza e correttezza delle filiere, sostenibilità ambientale e sociale, semplificazione delle certificazioni sono i tasi su cui spingere, secondo Sarti.

Produzione pratese in calo del 5,8% nel 2024

Nel 2024 la produzione di tessuti pratesi è scesa in volume del -5,8% (dati Centro studi di Confindustria Toscana Nord). L’export nei primi nove mesi dell’anno scorso ha segnato -7,4% sullo stesso periodo del 2023 (dati Istat). I principali Paesi di sbocco sono stati, nell’ordine, Spagna, Germania, Francia, Romania e Usa. Le aziende pratesi produttrici di tessuti (trama ordito, a maglia, jacquard, speciali, tecnici, spalmati, velluti, a pelo e altri) sono 230 con oltre 4.500 addetti diretti. Gli ultimi dati disponibili fanno stimare per queste aziende circa 1,8 miliardi di euro di fatturato, per il 70% all’export.

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Silvia Pieraccini

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