L’azienda fiorentina Stefano Ricci compie 50 anni e li festeggia tornando ai livelli pre-Covid, anche se fino a due mesi fa le previsioni del marchio di moda maschile d’alta gamma erano ancor più ottimistiche. “Dopo aver chiuso il 2021 con +60% a 130 milioni di euro di fatturato, nel primo trimestre siamo cresciuti del 40% – spiega l’amministratore delegato Niccolò Ricci – e la prospettiva era del +20% a fine anno; ma ora questa previsione è venuta meno a causa della guerra in Ucraina e del nuovo lockdown in Cina, anche se la tendenza resta positiva: continuiamo a investire e torneremo comunque vicini ai livelli 2019” (quando aveva raggiunto 148 milioni di euro).
Russia e Ucraina osservati speciali
La maison, guidata dal fondatore Stefano Ricci, dalla moglie Claudia e dai figli Niccolò e Filippo, ha presentato al Castello Aragonese di Ischia la nuova collezione primavera-estate 2023 che punta su leggerezza e freschezza con capi che mixano cachemire, seta, cotone e lino trattato con l’aloe e con enzimi per renderlo più morbido.
“Spero che nel giro di sei mesi si possa tornare alla normalità – aggiunge Niccolò Ricci – abbiamo nove boutique in Russia in licenza con partner locali che al momento, per effetto delle sanzioni, non possiamo rifornire, se non con prodotti che costano fino a 300 euro wholesale. In Ucraina invece abbiamo aperto da pochi mesi altri due negozi, che continuano a essere operativi per alcuni giorni a settimana”.
Gli Stati Uniti corrono
Il mercato più dinamico è quello statunitense (+78% nel primo quadrimestre 2022), dove Stefano Ricci sta investendo in una nuova boutique a New York, tra la 57esima e la Madison avenue, che aprirà a metà agosto. Entro l’anno aprirà anche un negozio a Madrid, mentre continua lo sviluppo in Sud-est asiatico (è stata aperta di recente una boutique a Kuala Lumpur) e, nei prossimi dodici mesi, ancora in Cina con l’apertura di un flagship store a Pechino. Sul fronte creativo, Filippo Ricci ha puntato su leggerezza e freschezza con capi che mixano cachemire, seta, cotone e lino trattato con l’aloe e con enzimi per renderlo più morbido.