La più importante classifica italiana sulla Qualità della vita nelle città, anzi nelle 107 province – quella del Sole 24 Ore arrivata alla 33esima edizione – incorona il Centro Nord e vede salire sul podio Firenze, che guadagna otto posizioni rispetto al 2021 e si piazza al terzo posto dietro Bologna e Bolzano. Al quarto posto c’è Siena (+11 posizioni), al decimo Pisa (+12 posizioni). Molto distanziate sono tutte le altre province toscane: Arezzo 37esima (+4 posizioni rispetto al 2021); Prato 45esima (+9); Lucca 47esima (+11); Livorno 52esima (+3); Grosseto 57esima (-4); Massa-Carrara 60esima (+12); Pistoia 64esima (+9). A parte Grosseto, tutte le province toscane scalano posizioni in classifica rispetto all’anno precedente.
Firenze prima in Italia nella cultura, Pisa vince nell’ambiente
I risultati – pubblicati oggi, 12 dicembre, sul Sole 24 Ore – cercano di fotografare il Paese attraverso 90 indicatori divisi in sei categorie (ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero). Il podio di Firenze è un risultato importante perché la provincia – anzi la città metropolitana – nel giro di due anni ha conquistato 24 posizioni (nel 2020 era al 27esimo posto): per ritrovarla in testa bisogna risalire al 2003, quando vinse l’edizione (nel 2015 invece sfiorò il podio piazzandosi al quarto posto).
A trainare il piazzamento di Firenze è stato il primo posto nella categoria ‘cultura e tempo libero’, insieme col sesto posto nella categoria ‘ambiente e servizi’ che è stata vinta da Pisa. Sempre nella categoria ‘cultura e tempo libero’ si segnala il quarto posto di Siena.
Tra le performance spiccano le spese per affitti “esplose” a Pistoia tra il 2021 e il 2022 (+173% l’incidenza sul reddito medio dichiarato); il calo dei medici di medicina generale registrato tra il 2021 e il 2022 a Grosseto (-35%) e a Pisa (-34%), ma anche a Firenze (-10%) nonostante sia inferiore alla media italiana (-19%); il buon risultato di Lucca nella quota di elettricità prodotta da fonti rinnovabili nel 2021 (+31%).
Silvia Pieraccini