Quello del prossimo gennaio sarà l’ultimo Pitti Uomo da presidente per Claudio Marenzi, imprenditore piemontese titolare del marchio di moda Herno, a capo per due mandati (dal 2017) della società Pitti Immagine, che ormai spazia dall’organizzazione di fiere della moda a quelle del food, fragranze, libri, danza.
A decidere sul successore di Marenzi sarà la controllante, l’associazione pubblico-privata Centro di Firenze per la moda italiana (Cfmi) guidata dall’imprenditrice Antonella Mansi, che non ha ancora avviato la discussione nel consiglio di amministrazione: sarà all’ordine del giorno il prossimo febbraio, una volta concluse anche le rassegne Pitti Bimbo e Pitti Filati. Ma i contatti, gli incontri e le richieste di disponibilità a possibili candidati, com’è prassi, sono già cominciati e convergono su un nome di livello che ha lasciato un ottimo ricordo a Firenze, e che T24 è in grado di anticipare: si tratta di Alfonso Dolce, 57 anni, fratello dello stilista Domenico fondatore insieme a Stefano Gabbana della Dolce&Gabbana.
L’evento Dolce&Gabbana del 2020 a Firenze ha lasciato il segno
Alfonso Dolce è l’amministratore delegato della Dolce&Gabbana, gruppo da 1,26 miliardi di fatturato che è ancora indipendente e appartiene ai fondatori. A Firenze Alfonso Dolce si è conquistato la fiducia delle istituzioni organizzando, nel settembre 2020 quando ancora il mondo era sconvolto dal Covid, un grande evento della maison Dolce& Gabbana, declinato in una sfilata di alta sartoria nel Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio; in una sfilata di alta moda nel Giardino di Villa Bardini; in un’esposizione di gioielli nelle sale dell’Officina-Profumo Santa Maria Novella. Quel progetto, votato alla valorizzazione del made in Italy e realizzato in collaborazione col Comune di Firenze e con Pitti Immagine, ha coinvolto anche una quarantina di artigiani fiorentini chiamati a contribuire alle sfilate con proprie creazioni, e ha instaurato un rapporto di stima tra il manager siciliano e le istituzioni della città.
Strategico è il dialogo con Milano
Quelle stesse istituzioni ora hanno chiesto ad Alfonso Dolce la disponibilità a guidare la corazzata fieristica Pitti Immagine, intenzionata a mantenere rapporti stretti con Milano – come successo fin qui grazie, anche, alla presidenza di Marenzi – e a recuperare il terreno perduto nelle fiere durante il Covid, allargando – come già sta facendo – il business espositivo ad altri campi. Alfonso Dolce è visto come la figura adatta a mantenere il livello di autorevolezza che Pitti si è guadagnato negli anni e il dialogo con la Camera della moda di Milano, per continuare a realizzare la Fashion Week della moda maschile più importante al mondo.
Silvia Pieraccini