Matteo Spanò, presidente della Federazione toscana Bcc
Nel 2022 le 13 banche di credito cooperativo della Federazione toscana delle Bcc, aderenti al gruppo Iccrea, hanno fatto registrare un utile complessivo d’esercizio pari a 171 milioni di euro, in netta crescita rispetto ai 46 milioni del 2021. Sostanzialmente invariate, rispetto all’anno precedente, le quote di mercato sulla raccolta diretta (10,01%, pari a 14,88 miliardi di euro), sugli impieghi (9,3%, pari a 10,61 miliardi di euro) e sugli sportelli (13,2%). In miglioramento gli indici di patrimonializzazione medi: Cet 1 al 19,23% (17,98% a fine 2021), Tier 1 al 19,71% (18,22% a fine 2021), Total capital ratio al 21,30% (19,79% a fine 2021).
La Federazione toscana, che con le sue Bcc conta 297 filiali, 2.315 dipendenti e 145.487 soci (in crescita rispetto ai 144.532 del 2021), ha presentato il bilancio aggregato in occasione dell’assemblea che si è svolta a Firenze. “C’è chi si sorprende – ha detto il presidente della Federazione toscana, Matteo Spanò – per i risultati che ogni anno le Bcc conseguono sul mercato. Per noi si tratta semplicemente del risultato di mantenere da 140 anni una forte identità di cooperative mutualistiche, che mettono al primo posto la relazione con le comunità e i territori, ascoltando quotidianamente le esigenze di soci e clienti e condividendo con loro le migliori soluzioni”.
Fra credito agricolo e Comunità energetica
Nel 2022 la Federazione ha deciso di investire sul tema della sostenibilità, offrendo uno specifico supporto alle proprie associate, sia in quanto esse stesse imprese che devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali, sociali e di governance, sia per metterle in condizione accompagnare le aziende clienti e socie nella transizione. E’ stato formalizzato uno specifico protocollo d’intesa con l’assessorato all’Ambiente della Regione Toscana e Confcooperative Toscana per iniziative comuni in favore della transizione ecologica dei territori, ed è stata avviata una sperimentazione per la costituzione di una prima Comunità energetica in forma cooperativa.
Il progetto sul credito agricolo, invece, ha consentito di supportare le Bcc per la realizzazione di operazioni di finanziamento verso imprese del settore primario, anche attraverso l’accesso alla garanzia statale rilasciata da Ismea, per investimenti volti a prevenire gli effetti di eventi quali siccità, incendi, impoverimento di sostanza organica nei terreni, danni da predatori, e installazione impianti energetici fotovoltaici. Ma anche per supportare le imprese impegnate a affrontare gli effetti derivanti da eventi straordinari in grado di mettere a rischio il proseguimento dell’attività.
“La sfida della sostenibilità riguarda tutti – sostiene il direttore della Federazione toscana, Roberto Frosini – e sarebbe un tragico errore considerarla solo come un adempimento normativo: siamo a fianco delle nostre Bcc per accompagnare le imprese a sfruttare le straordinarie opportunità che la transizione può loro assicurare”.