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09 maggio 2025

Banca Mps oltre le attese, utile +24,2% nel primo trimestre 2025

“Per il resto dell’anno possiamo mantenere lo stesso ritmo”, afferma l’ad Lovaglio, che rimane fiducioso su Mediobanca.

Leonardo Testai

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Banca Mps continua a correre: Rocca Salimbeni ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un utile di 413 milioni di euro – con un contributo positivo di 16 milioni imputabile principalmente alla rivalutazione delle Dta -, in crescita del 24,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, e superiore al consensus degli analisti (341 milioni). Se i ricavi accusano una lieve flessione anno su anno (1,007 miliardi di euro, -0,5%), l’indice patrimoniale Cet1 ratio fully loaded post Basilea 4 raggiunge il livello record del 19,6%.

La crescita delle commissioni nette (+8,9% a 397,9 milioni) e degli altri ricavi della gestione finanziaria (+24,7%) hanno compensato la flessione del margine di interesse (-7,5% a 543 milioni), a causa dalla riduzione dei tassi. Banca Mps registra una crescita degli impieghi performing (+2,5% nel primo trimestre 2025 e +0,7% sul 2024), con un’accelerazione dei mutui alle famiglie (+36% trimestre su trimestre, più che triplicati anno su anno) e una crescita a doppia cifra del credito al consumo (+23% sul 2024). La raccolta totale si attesta a circa 167 miliardi di euro, in crescita di oltre 5 miliardi rispetto al 2024. Lo stock dei crediti deteriorati lordi è in calo a 3,6 miliardi, con un rapporto del 4,4% sul totale dei crediti, che scende al 2,3% al netto degli accantonamenti. La copertura complessiva dei crediti deteriorati sale al 49,5%.

“Possiamo tenere questo ritmo per il resto del 2025”

Numeri che rappresentano “l’ouverture di una sinfonia che siamo stati in grado di suonare”, ha affermato l’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, in una call con gli analisti. “Questi risultati potrebbero essere ripetuti – ha aggiunto -, riteniamo che per il resto del 2025 possiamo mantenere lo stesso ritmo del primo trimestre e magari anche andare leggermente sopra la guidance data all’inizio dell’anno”.

Lovaglio ha spiegato che l’offerta di Mps su Mediobanca “non è un gioco di potere o di controllo di un’altra banca, è semplicemente una questione di utili”, e “l’offerta di Mediobanca su Banca Generali non rappresenta un’alternativa del nostro progetto che è molto più trasformativo”. E non è in programma di abbassare la soglia minima di adesione all’offerta su Mediobanca, attualmente fissata al 66,67% del capitale: “Siamo fiduciosi che riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo, per cui non pensiamo a percentuali diverse”, ha aggiunto Lovaglio.

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Leonardo Testai

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