Nuovo consiglio d’amministrazione per Sviluppo Toscana, che sta ancora lavorando all’acquisizione delle azioni di Sici: il nuovo Cda, che prende il posto dell’amministratore unico, è composto da cinque membri: il nuovo presidente Andrea Serfogli, ex assessore comunale Pd a Pisa, sarà affiancato da Gessica Sartini, Andrea Puccetti, Mario Cerofolini e Stefano Pastorelli. La società in house della Regione Toscana ha visto estendere il perimetro di operatività alla gestione delle misure del Pnrr, e potrà detenere partecipazioni in società per perseguire proprie finalità istituzionali.
Grazie a questa nuova impostazione, secondo il presidente della Regione Eugenio Giani, “Sviluppo Toscana potrà rappresentare un supporto più solido alla Regione, che fortifica anche il suo ruolo, e rappresentare un sostegno corposo e fondamentale a tutta l’economia della regione”. Per Serfogli “il compito che oggi ci vien affidato dal presidente Giani e dalla Giunta, e del quale siamo onorati, è strategico, molto impegnativo e di elevata responsabilità per attuare le politiche regionali di sostegno al sistema economico e produttivo in una fase cruciale di avvio della nuova programmazione dei fondi di coesione europei 2021-27 e nella gestione del Pnrr. La vera sfida sarà quella di trasformare la società in una agenzia per lo sviluppo della Toscana garantendo, nel contempo, un efficiente efficace gestione dei fondi da erogare”.
Riassorbiti gli esuberi di Fidi Toscana
Con il riassorbimento dei lavoratori di Fidi Toscana in esubero, le risorse in organico con contratto a tempo indeterminato di Sviluppo Toscana sono passare da 65 a 71 unità, ed è stata approvata un’ulteriore revisione organica, con un incremento di altre 13 unità a tempo indeterminato, raggiungendo dunque le 84 unità. Nel frattempo slitta al 31 dicembre 2023 il termine per l’acquisizione, da parte di Sviluppo Toscana delle azioni di Sici (Sviluppo imprese centro Italia): l’operazione, secondo quanto afferma la Regione nel Defr 2024 recentemente approvato, richiede maggior tempo di quanto previsto in origine, per le interlocuzioni soprattutto con la Banca d’Italia. (lt)