Niente di fatto, per mancato raggiungimento del quorum (50% + uno) al referendum indetto dal Comune di Empoli che si poneva l’obiettivo di abrogare la delibera del Consiglio comunale del 18 ottobre 2022 per l’adesione al progetto della Multiutility toscana, impedendo sia la quotazione in Borsa – a dire il vero, già da tempo uscita dall’orizzonte causa il mutato contesto politico – sia una gestione del servizio idrico non interamente pubblica. L’affluenza, secondo il dato diffuso dal Comune, è stata del 28,48%, pari a 12.290 votanti: riguardo allo scrutinio, sempre in base ai dati forniti dall’amministrazione comunale, i sì sono stati il 96,61%, pari a 11.875 voti, i no il 3,02% (371).
La delibera 93/2022, approvata in Consiglio quando la sindaca di Empoli era Brenda Barnini, riformista Pd fra i primi promotori del progetto di Multiutility insieme ai colleghi Dario Nardella (Firenze) e Matteo Biffoni (Prato), portava l’adesione del Comune all’operazione Multiutility per la creazione di una holding di servizi della Toscana approvando le modifiche statutarie in Alia, la fusione in essa di Consiag, Acqua Toscana e Publiservizi con l’approvazione del patto parasociale tra soci pubblici, la costituzione di una holding pubblica pluripartecipata per la gestione delle partecipazioni societarie nella Multiutility, il conferimento del ramo operativo di Alia in una newco, e la possibilità di quotazione in Borsa.
Il nulla di fatto al referendum di Empoli non cambia lo scenario futuro di Alia Plures, ancora in attesa di capire gli orientamenti politici per la gestione del servizio idrico: una partita decisiva per definire la consistenza del business che sarà nel raggio d’azione della Multiutility. La conferenza territoriale dell’ambito Medio Valdarno, formata dai 46 Comuni soci di Publiacqua, potrebbe infatti decidere lo stop alla gara per la scelta del soggetto privato (partner al 30%, e non più al 40%) già deliberata, e dunque – dopo una proroga dell’affidamento in essere – il ritorno a una gestione interamente pubblica, anche attraverso una nuova società col 100% di capitale pubblico. (lt)