Nicola Setaro e Achille Lauro
Dalle aule di Pontedera, dove nacque l’immortale Vespa, alle luci del firmamento fashion: gli studenti di Istituto Modartech sono stati delle passerelle di Roma sabato scorso e lo saranno a Milano il 25 ottobre, in compagnia di Vogue e Achille Lauro. Si chiama “Les Enfants Terribles” il primo progetto moda diretto dal cantante e icona di stile per le nuove generazioni, a cui hanno preso parte alcuni dei laureati e laureandi in Fashion design della scuola di alta formazione di Pontedera. La collezione è stata presentata in anteprima a Roma, in occasione della prima edizione italiana di Vogue Forces of Fashion, serata di gala all’ex Mattatoio a cui hanno partecipato big della moda quali Sabato De Sarno, nuovo direttore creativo di Gucci fresco della sua prima Milano Fashion Week e Pierpaolo Piccioli, stella polare di Valentino.
Gli studenti parteciperanno a Fashion graduate Italia
La sfilata con i capi ideati dagli studenti chiuderà l’evento e lancerà simbolicamente la manifestazione di questa settimana: Fashion Graduate Italia (24-26 ottobre, BASE Milano), giunta alla nona edizione, passerella dedicata ad accademie, istituti e scuole di moda e design di tutta Italia, a cura di Piattaforma Sistema Formativo Moda ETS.
Ospite d’eccezione dei due eventi Achille Lauro, che in occasione della Forces of Fashion si presenta in veste di direttore creativo di “Les Enfants Terribles”, collezione realizzata in collaborazione con lo stylist Nick Cerioni e Mirta, lo showroom digitale che connette designers indipendenti con seller internazionali. La collezione raccoglie gli outfit ideati dai giovani designer delle scuole di moda associate a Piattaforma Sistema Formativo Moda ETS, vincitori di un contest ideato per supportare le nuove generazioni di creativi. Tra questi, Nicola Setaro e Sara Giannini di Istituto Modartech, con una coppia di look volti a reinterpretare, con l’utilizzo dei soli colori bianco, nero e rosso, il classico sartoriale con un tocco rock.
Sartorialità e voglia di sperimentare al Base di Milano
L’alta sartorialità, unita alla voglia di sperimentare, fa da filo conduttore anche alle collezioni degli otto studenti Modartech che sfileranno sotto i riflettori della Fashion Graduate Italia, al BASE di Milano dal 24 al 26 ottobre. Tre giorni dedicati a scuole, professionisti di settore e aspiranti tali, scanditi da incontri interattivi, talk di approfondimento con Achille Lauro per raccontare l’evoluzione del settore, booths con installazioni e possibilità di conoscere i giovani designer provenienti dalle diverse scuole coinvolte nella manifestazione, giunta quest’anno alla nona edizione. L’appuntamento da segnare in agenda è mercoledì 25 ottobre, alle ore 15.45 con la sfilata dedicata ai talenti di Istituto Modartech (anche in diretta streaming su www.fashiongraduateitalia.it). In passerella gli outfit di Marta Garfagnoli, Lisa Berti, Teresa Ferrara, Chiara Balla, Alice Desideri, Cecilia Colca, Rachele Birindelli, ed Aurora Morrocchesi.
Chiara Balla, una stella per Modartech
Ha 22 anni e arriva da Capannoli, in provincia di Pisa, la giovane designer che si è aggiudicata nel settembtre scorso la Milano Moda Graduate 2023, il contest organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, dedicato ai migliori talenti delle scuole di moda. Chiara Balla fa parte del corso in Fashion Design della Scuola di Alta formazione di Pontedera Modartech e ha conquistato la giuria con la sua collezione “Burrnesh”, ispirata alle donne dei Balcani che si vestivano (e si comportavano) da uomo e come tali venivano riconosciute dalla società. A premiarla una giuria internazionale, composta da esperti del settore moda, che ha deciso di attribuirle il “CNMI Award” 2023, per il miglior fashion designer tra le eccellenze delle accademie di moda italiane. La sfilata conclusiva della Milano Moda Graduate si è svolta il 19 settembre, a Palazzo Reale, durante la Fashion Week milanese.
Chi erano le “Burrnesh”, donne sole che si vestivano da uomo
Ad ispirare Chiara sono state le misteriose “Burrnesh”, donne che vivevano in società profondamente patriarcali, dove non era accettato stare senza la presenza di un uomo. In mancanza di una figura maschile, erano loro a dover rinnegare la propria identità per “acquisire” quella del sesso opposto. Diventare una Burrnesh significava sottoporsi ad una cerimonia di ‘transizione’, durante la quale avveniva il taglio dei capelli e l’adozione di abiti maschili. Da qui nasce quindi una collezione a metà strada tra tradizione e innovazione, realizzata con tessuti di origine italiana e panno del Casentino, dove vengono messi in risalto piccoli dettagli come stampe e ricami fatti a mano, frutto di ricerca e sperimentazione.
La vincitrice: “Questa collezione parla di indipendenza”
“La storia di questa collezione parla di indipendenza e voglia riscatto – spiega Chiara. – Questi capi rappresentano una forma di libertà, che ancora oggi molte donne non possono avere. Spero che il lavoro fatto possa portarmi, un giorno, a poter disegnare una mia linea di abbigliamento. È il mio sogno nel cassetto”. “La vittoria di Chiara rappresenta un tassello fondamentale di un percorso che ci porta ogni anno a competere, con i nostri studenti, nei più prestigiosi contest dedicati ai talenti emergenti – sottolinea Alessandro Bertini, direttore di Istituto Modartech. – Questo risultato premia l’impegno e la passione, ma anche il network che abbiamo costruito con le aziende dei principali distretti del Made in Italy. La collezione di Chiara parla di inclusività e sostenibilità, valori radicati nel Dna di Modartech”. (sg)