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Industria

06 giugno 2025

Metinvest Adria, obiettivo fine 2028 per produrre acciaio a Piombino

L’ad Luca Villa pensa a una firma sull’accordo di programma fra circa un mese, ed è ottimista per l’intesa coi sindacati.

Leonardo Testai
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Per l’accordo di programma di Metinvest Adria su Piombino “mancano solo le firme”, e l’auspicio è che i primi coils di acciaio possano essere prodotti nell’area ex Lucchini a partire dall’ultimo trimestre del 2028: Luca Villa, amministratore delegato della joint venture della siderurgia costituita dall’ucraina Metinvest e dall’italiana Danieli, in una intervista a ‘Il Sole 24 Ore’ ha anche prospettato una possibile data in cui siglare l’accordo. “Un’occasione ufficiale – sostiene -, come potrebbe essere la conferenza
Italia-Ucraina del 10 luglio, ma si tratta solo di un passaggio formale”.

L’accordo per il rilancio del polo siderurgico della Val di Cornia, una volta firmato e in attesa dell’analogo accordo di programma con Jsw, porterebbe buone notizie anche in termini occupazionali: Villa ha osservato che “oggi nell’area di Piombino ci sono circa 1.300 persone in cassa integrazione. Metinvest Adria assumerà circa un migliaio di diretti, altri 1.500-2mila posti di lavoro si verranno a creare per l’indotto”.

Ottimismo per la trattativa coi sindacati

Il manager dispensa ottimismo sul dialogo con le organizzazioni sindacali, che peraltro si preparano allo sciopero del 12 giugno, per protestare contro “l’inadempienza di Jsw e Liberty”, e il fatto che non c’è “ancora nessuna certezza della realizzazione a Piombino del progetto Metinvest-Danieli” dopo 18 mesi: “Presto avvieremo una trattativa con i sindacati – sostiene Villa -, ma sono convinto che questa si chiuderà in tempi rapidi e con soddisfazione reciproca. Potenzialmente tutti quelli che vorranno lavorare per noi saranno i benvenuti. Anche la Regione Toscana ci sta dando una mano in questo senso, grazie a un piano di riqualificazione professionale finanziato con fondi europei”.

Se per l’ex Ilva l’ad di Metinvest Adria ha spiegato che “non abbiamo la struttura adeguata per partecipare a un’operazione così complessa”, un interessamento al vicino stabilimento Liberty Magona non è del tutto improbabile: “Siamo alla finestra – ha osservato – l’impianto è senza dubbio sinergico al nostro progetto, ma la situazione è complicata e noi stiamo concentrando le nostre energie sul nostro progetto. Detto questo, però, si tratta di un cliente naturale e appena avrà risolto i suoi problemi credo che avrà sicuramente interesse ad avviare rapporti con noi”.

“Contratti con operatori esteri per la materia prima”

Parlando al ‘Sole’, Villa ha voluto rassicurare “quei produttori del nord Italia che temono che il nostro investimento possa sottrarre rottame dal mercato italiano”, annunciando che “abbiamo già siglato contratti per ritirare circa 2 milioni di tonnellate di materia prima annua, tutti con operatori esteri”. A oggi, ha riassunto, “abbiamo già investito 15 milioni di euro nel progetto”, ed “entro fine anno dovremmo iniziare a versare i primi apporti di capitale significativi, in parallelo con l’erogazione dei primi finanziamenti del pool bancario”. In tale ambito “la finalizzazione della copertura assicurativa di Sace per i circa 2 miliardi di debito è attesa per la fine del mese. Da lì avvieremo la raccolta, che dovrebbe essere coperta, sulla base dei contatti attuali, per la maggior parte da quattro istituti di credito internazionali di rilievo, insieme a un altro big nazionale”.

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Leonardo Testai

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