Lo yacht Fast50 Baglietto
I venti gelidi che spirano a livello internazionale non sembrano toccare il settore dei maxiyacht, che continua a marciare spedito spingendo il distretto apuo-versiliese. Dopo la crescita registrata nel 2023 dal cantiere The Italian Sea Group (Tisg) di Marina di Carrara, quotato a Milano, arrivano ora i dati di chiusura di Baglietto, cantiere familiare – è dell’imprenditore Beniamino Gavio, il “re” delle autostrade – che ha stabilimenti produttivi alla Spezia e a Carrara.
Fatturato 2023 a 140 milioni (+37%)
Baglietto celebra i 170 anni del marchio col record di ricavi e col lancio di due maxiyacht da 50 metri, presentati oggi, 8 febbraio, in una conferenza stampa a Milano. Il 2023 si è chiuso con 140 milioni di euro di fatturato (+37%), un margine operativo lordo intorno al 20% e un portafoglio ordini salito a 500 milioni di euro. Gli yacht in costruzione sono 21, tra i 35 e i 60 metri di lunghezza. Quest’anno la stima è di arrivare a 160 milioni di ricavi: “Lo scenario geopolitico è complesso – ha spiegato l’amministratore delegato Diego Michele Deprati – ma la domanda di mercato sta tenendo. Il trend contina a essere positivo e questo ci dà la spinta per innovare e essere sempre più creativi”. Da qui lo sviluppo di due nuovi modelli, firmati Francesco Paszkowski Design: Fast 50, top di gamma nella linea di barche veloci, dotato di quattro motori per una velocità massima di 30 nodi; e XO che segna l’ingresso nel segmento delle barche per lunghe traversate, meno veloci (massimo 16 nodi) ma dirette a creare un’esperienza a bordo.
A Carrara è in arrivo la produzione di Bertram
Novità sono in arrivo anche per il cantiere di Carrara, dopo che a fine 2020 Baglietto ha incorporato i cantieri navali Cerri. “Negli ex cantieri Cerri sarà realizzata tutta la produzione delle barche Bertram – ha annunciato l’ad (oggi il cantiere Bertram ha sede negli Stati Uniti) – si tratta di un marchio americano di sport-fisherman, ma ora la volontà del presidente Gavio è far conoscere anche in Italia questo concetto”. Nello stabilimento toscano Baglietto sta digitalizzando anche l’archivio storico dell’azienda, in vista della creazione di un museo itinerante che sarà inaugurato dopo l’estate, in occasione delle celebrazioni per i 170 anni.
Silvia Pieraccini