Stato di emergenza regionale (in attesa di quello nazionale) per l’ondata di maltempo che, fra la notte di Ferragosto e la mattina del 18 agosto, ha colpito la Toscana con piogge e forti raffiche di vento, fino a 100 km/h. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale, della durata di 6 mesi, in tutto il territorio della Toscana, mostrandosi fiducioso sulla proclamazione dello stato di emergenza nazionale, in seguito a contatti avuti con il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Nella giornata del 18 agosto sono stati due i morti, a Lucca e a Carrara: in ambedue i casi si tratta di persone colpite da alberi durante i nubifragi. Decine i feriti ricoverati negli ospedali toscani, generalmente dimessi in giornata.
La caduta di alberi, piante e rami provocata dall’ondata di maltempo ha provocato danneggiamenti a macchia di leopardo per le linee elettriche. Il polo fieristico di Marina di Carrara è stato anch’esso colpito, con danni che hanno riguardato in particolare due padiglioni della struttura. “Si tratta soprattutto di danni relativi alla copertura – ha affermato la sindaca, Serena Arrighi – è stato scoperchiato il tetto. I danni complessivi devono essere stimati, sicuramente sono danni ingenti”.
Verifiche statiche e ai tetti di edifici sono in corso da parte dei vigili del fuoco nelle zone di Massa e di Carrara, territorio dove risultano esserci abitazioni danneggiate: la Regione Toscana ha disposto con i Comuni l’evacuazione di un centinaio di persone. Sono decine gli stabilimenti balneari danneggiati dal maltempo in Versilia, in tutto il litorale colpito dal nubifragio e dalle forti raffiche di vento che hanno fatto volare via le attrezzature, sedie, sdraio ed ombrelloni. I gestori stanno provvedendo a riparare i danni alle strutture, ai tetti e alle coperture.
Agricoltura senza pace: dopo la siccità, il nubifragio
Le conseguenze del maltempo, per l’agricoltura toscana, si aggiungono a quelle causate dalla prolungata emergenza siccità che ha danneggiato il 30% della produzione agricola regionale tra mancati raccolti: secondo Coldiretti Toscana, che sta raccogliendo le segnalazioni delle aziende agricole, si registrano danni alle coltivazioni, ma anche alle strutture con la pioggia che ha fatto franare anche alcuni muretti a secco, da parte delle imprese agricole nel Chianti fiorentino.
Anche in questo caso, l’area più colpita è stata quella della provincia di Massa Carrara. “Le forti raffiche di vento unite alla fortissima pioggia – afferma la Coldiretti provinciale – hanno provocato danni a tutte le principali coltivazioni: dalla viticoltura del Candia con interi filari di grappoli “strappati” dalle viti ormai pronti per essere vendemmiati all’olivicoltura e alla frutticoltura con il mix di pioggia e vento che ha scaraventato a terra le olive compromettendo la prossima annata già colpita dalla siccità così come i frutti di stagione in particolare pesche, mele e pere. Interminabile la lista di orti devastati dalla tromba d’aria. Disperse decine di famiglie di api sulle montagne di Massa mentre non si contano i rami degli alberi da frutto spezzati. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno serre, diverse quelle scoperchiate, i tetti dei ricoveri attrezzi e gli agriturismi che ospitano in questi giorni molti turisti”.