Nel 2023 due piccole e medie imprese su dieci delle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa hanno incontrato difficoltà a far fronte al proprio fabbisogno finanziario, a causa di un fatturato insufficiente rispetto alle necessità (53%) e di entrate irregolari o imprevedibili (50%). Lo affermano i dati di ‘BancaImpresa2023’ un sondaggio realizzato dalla Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest, in collaborazione con l’Istituto di Studi e Ricerche, dal 24 novembre al 4 dicembre 2023 su un campione di 194 Pmi delle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa. Un’ulteriore causa riferita dagli imprenditori riguarda invece le entrate dilazionate (19%) mentre con minore intensità si trova la revoca del credito (14%) e gli errori di valutazione delle spese (3%).
Otto aziende su 10 sono invece state in grado di far fronte al proprio fabbisogno finanziario senza difficoltà: tra queste, la maggioranza (51%) si è avvalsa di mezzi propri o si è autofinanziata, mentre il 29% ha fatto ricorso a prestiti da istituti di credito o altri intermediari. In generale, il 30% delle aziende ha ottenuto nuovo credito, impiegato principalmente per investimenti (60%) e per la gestione delle spese correnti e la liquidità (il 34%). Le forme tecniche utilizzate sono state prevalentemente i mutui e le aperture di credito. Nel 64% dei casi le imprese non hanno registrato particolari difficoltà nell’accesso ai finanziamenti rispetto all’anno precedente. Per contro un 21% ha invece registrato maggiori difficoltà con criticità particolarmente rilevanti legate all’aumento dei tassi di interesse e all’allungamento dei tempi di analisi delle richieste di affidamento.
Moderato ottimismo per la prima metà del 2024
Nonostante il contesto economico si sia indebolito nel corso del 2023, il 38% delle aziende segnala un aumento dei propri fatturati. Le prospettive per il primo semestre del 2024 sono orientate ad un moderato ottimismo: il saldo tra coloro che prevedono un aumento rispetto a quelli che invece vedono un calo del giro d’affari si assesta a 10 punti percentuali. A causa dell’incertezza sull’andamento dell’economia e dei costi di finanziamento elevati la richiesta di credito per il primo semestre del 2024 rimane in linea con il 2023: i dati dicono infatti che solo il 28% delle imprese farà richiesta di finanziamento. Il credito richiesto al sistema finanziario servirà prevalentemente per fare investimenti e, in maniera più contenuta, per avere liquidità.
“In un panorama già complesso, caratterizzato da incertezza e costi di finanziamento crescenti – afferma il presidente della Camera di commercio Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini -, si aggiungono ulteriori rischi al ribasso legati all’evoluzione del quadro internazionale. Per contrastare queste dinamiche abbiamo recentemente canalizzato più di un milione di euro di economie ottenute nel corso del 2023 per scorrere le graduatorie dei bandi destinati a supportare gli investimenti. Si tratta di un segno concreto del sostegno camerale alle imprese consapevoli dell’importanza degli investimenti per lo sviluppo dell’economia del territorio”. (lt)