La Toscana è la regione dell’enoturismo in Italia. A dirlo è il report sul turismo del vino realizzato dal CESEO – Centro Studi Enoturistici – e Oleoturistici dell’Università LUMSA per il Movimento Turismo del Vino Toscana. Le cantine locali toscane rappresentano un modello nazionale, distinguendosi per un’offerta identitaria, innovativa e di alta qualità.
La ricerca mette in evidenza come il territorio toscano sia riuscito a coniugare accoglienza familiare, patrimonio paesaggistico e storico-culturale e varietà di esperienze enoturistiche, confermando la Toscana come meta privilegiata per chi cerca turismo del vino e turismo enogastronomico.
Le caratteristiche delle cantine toscane
Secondo il report, la maggior parte delle cantine toscane si distingue per:
- – Ospitalità familiare.
- – Valorizzazione del paesaggio.
- – Attenzione agli aspetti culturali e storici.
- – Offerta di almeno cinque esperienze enoturistiche diverse.
- – Prezzi coerenti con un’offerta premium tra 60 e 90 euro, mentre l’esperienza standard si attesta intorno ai 30 euro.
Opportunità di miglioramento dell’offerta
Il report realizzato dal CESEO-LUMSA evidenzia anche alcune aree di miglioramento:
- – Gli eventi culturali e i corsi sul vino sono meno diffusi rispetto a feste e concerti.
- – L’apertura delle cantine nel fine settimana è più alta il sabato rispetto alla domenica.
- – Le competenze più richieste dal settore riguardano comunicazione, marketing digitale e lingue straniere. (ap)
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