Dariush Haghighi, founder di Recivu
Esiste un modo per eliminare gli scontrini cartacei. Che sono fastidiosi quando si accumulano nel portafoglio o in tasca, utili se serve cambiare la taglia di una giacca, ma senz’altro difficili da smaltire. A superare il problema degli scontrini cartacei arriva Recivu, startup toscana con sede a Scandicci, selezionata per partecipare al’ultima edizione del programma di accelerazione Hubble con Fondazione Cr Firenze e Nana Bianca (la prossima ha la call aperta fino al 19 settembre), che ha l’obiettivo di eliminare lo “spreco” dei pezzetti di carta delle ricevute di pagamento.
“La startup nasce con l’obiettivo principale di ridurre l’impatto ambientale, ma l’idea la devo a una ex fidanzata che mi rimproverava di non riuscire a conservare gli scontrini per fare i resi o per indicare le spese mediche nella dichiarazione dei redditi”, racconta Dariush Haghighi, founder di Recivu con già una exit alle spalle.
L’idea? Un’App che conserva gli scontrini digitali
Il risultato è una startup che incoraggia a collezionare scontrini digitali all’interno di una app tramite partership con le “aziende di cassa” che gestiscono i servizi di pagamento elettronico ai commercianti.
“I modelli di cassa si basano su sistemi chiusi, sviluppati internamente – spiega Haghighi -. Recivu ha provato a superare questa barriera tecnologica sviluppando un prodotto molto semplice con API che possano essere installati con grande facilità nei registratori di cassa, la nostra abilità è stata quella di riuscire a chiudere accordi commerciali che permettano alle aziende di cassa di dividere i profitti di Recivu che può vendere il suo servizio alla rete dei loro commercianti”.
Accordi vantaggiosi per gli esercenti
Gli esercenti che accettano di installare Recivu vedranno dimezzare il costo speso per la carta degli scontrini (l’acquisto di carta termica costa in media ai commercianti circa 100 euro al mese) e potranno contare su una serie di informazioni sui clienti che permetta loro di analizzare le abitudini di acquisto, definire meglio i target di utenti per attività di social advertising e avere un contatto diretto con la clientela. “La nostra priorità è stata assumere un Data protection officer (Dpo) per lavorare nel pieno rispetto della privacy e delle normative sulla protezione dei dati, come il General data protection regulation (Gdpr) nell’Unione Europea”.
Un qrcode da scannerizzare per avere lo scontrino digitale
Ma come funziona il servizio di Recivu? Al momento dell’acquisto, davanti al registratore di cassa, troverete un cartone di cellulosa riciclata con indicato il qrcode (in inchiostro ecologico). Basta scannerizzarlo per ricevere lo scontrino in formato digitale sulla propria app e conservarlo là. La app consente anche di inoltrare le spese al commercialista o anche di produrre scontrini cortesia per i regali da consegnare. L’obiettivo di Recivu a medio termine (entro i prossimi due anni) è collegare la app con i sistemi di pagamento online delle banche, superando anche la fase di scannerizzazione del qrcode.
“Serve adesso lavorare sul posizionamento del brand – conclude il founder di Recivu -. Grazie all’attività del programma Hubble lavoreremo sullo sviluppo della gestione dei dati e nella proposta di boutique nel metaverso”. (redgs)