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04 dicembre 2025

La startup fiorentina Liablix raccoglie 1,2 milioni per ricostruire gli incidenti stradali con l’AI (ed evitare frodi)

Fondata pochi mesi fa da tre ingegneri, automatizza la valutazione dei sinistri. Con le nuove risorse punta a espandersi all’estero.

Silvia Pieraccini
I tre fondatori della startup Liablix

I tre fondatori della startup Liablix

E’ il sogno di ogni compagnia assicurativa: sapere esattamente com’è successo un incidente stradale, e di chi è la responsabilità. Ora arriva in soccorso una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale, che trasforma le foto di veicoli danneggiati e i dati dell’incidente in una ricostruzione 3D in grado di determinare la dinamica e le responsabilità.

Tre ingegneri esperti di tecnologie

La piattaforma è stata sviluppata dalla startup Liablix, fondata pochi mesi fa a Firenze da tre ingegneri esperti di tecnologie, Davide Castellucci, Filippo Begani e Davide Moricoli, e già supporta compagnie assicurative e loro collaboratori nell’analisi dei sinistri e nell’individuazione delle frodi.

L’obiettivo è l’espansione internazionale

Ora Liablix ha chiuso un round pre-seed da 1,2 milioni di euro guidato da Dff Ventures. Al finanziamento hanno partecipato anche FJ Labs, Plug&Play e un gruppo di angel investor. Le risorse serviranno per assumere tecnici che incrementino l’affidabilità della piattaforma e per l’espansione internazionale di Liablix, che punta a collaborare con i grandi gruppi assicurativi globali e in particolare con chi perde grandi somme a causa delle frodi e ancora opera con processi lenti e manuali. L’obiettivo è fornire valutazioni oggettive e automatizzate, verificando la compatibilità dei danni sui veicoli e la coerenza tra lesioni dichiarate e dinamica dell’incidente.

Le perizie generate dall’AI sono ammissibili in tribunale

“Gli output generati da Liablix – afferma l’azienda – sono legalmente ammissibili e idonei all’uso in tribunale”, come già avvenuto mesi fa quando uno dei fondatori, Filippo Begani, ha presentato in un tribunale italiano perizie generate dall’intelligenza artificiale.

«Il nostro obiettivo è innovare un mercato altamente specializzato – afferma Davide Moricoli, co-fondatore e chief technology officer – applicando fisica avanzata e costruendo software difficili da replicare. I segnali di domanda sono chiari, ma la complessità tecnologica necessaria per risolvere questo problema è stata storicamente altissima».

Autore:

Silvia Pieraccini

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