Uno dei laboratori per i servizi di test dell'azienda lucchese
Fa ancora shopping la lucchese Microtest, produttore di macchine per testare semiconduttori e fornitore di servizi di test-house, fondata nel 1999 ad Altopascio da Giuseppe Amelio, Moreno Lupi e Francesco Cantini, e dall’aprile 2022 controllata dal fondo Xenon Private equity.
Acquisita un’azienda piccola ma strategica per l’ingresso in Usa
Ora l’azienda ha acquisito una piccola realtà con sedi in Colorado (Usa) e nelle Filippine, che consentirà l’ingresso nel mercato statunitense: si chiama Focused Test, è specializzata in testing di microchip in carburo di silicio e nitruro di gallio, con un fatturato 2023 di tre milioni di dollari e 15 addetti. Il valore dell’operazione non è stato reso noto. Il governo statunitense, secondo quanto segnalato in una nota, ha dato il via libera all’acquisizione, che segue quella effettuata da Microtest nell’estate scorsa, la IpTest specializzata anch’essa in testing di semiconduttori in carburo di silicio e nitruro di gallio, con sedi nel Regno Unito e in Malesia, 22 milioni di euro di fatturato 2023 e 85 addetti.
Quinta operazione in poco più di un anno
Con questa acquisizione, la quinta in poco più di un anno, Microtest supera gli 80 milioni di euro di fatturato aggregato e i 400 addetti, consolidando la leadership italiana nelle macchine per il test e nei servizi di testing dei microchip, e confermandosi partner privilegiato dei leader mondiali nella produzione di microchip e semiconduttori. L’azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato superiore a 58 milioni di euro e un margine ebitda del 34%.
Le sedi operative salgono a 13
La strategia di crescita internazionale avviata col supporto di Xenon punta a far diventare Microtest “l’unica società europea in grado di gestire tutto il flusso di sviluppo microelettronico, a partire dal design del chip, con particolare accento nella produzione di macchine per il test e nei servizi correlati”. L’acquisizione di Focused Test promette di portare al gruppo expertise nella realizzazione di dispositivi innovativi per il test semiconduttori in carburo di silicio e nitruro di gallio, che servono per la gestione delle batterie, dei motori elettrici e degli inverter e che si prevede cresceranno del 30% l’anno nei prossimi cinque anni spinti dalla transizione energetica. “Sarà possibile servire i produttori di microchip di potenza e inserirsi nel mercato del Nord e Centro America”, afferma Microtest che ora sarà presente in 13 sedi operative tra Europa, Stati Uniti e Estremo Oriente.
Dimensioni e presenza globale sono considerate essenziali
Nei laboratori aziendali vengono testati quotidianamente grandi quantità di prodotti dalle molteplici applicazioni nella vita quotidiana, dall’automotive alle tecnologie 5G, dai dispositivi medici all’aerospazio. “Apriamo un nuovo capitolo della storia di Microtest – afferma Franco Prestigiacomo, ceo di Xenon e presidente di Microtest -. L’ingresso nel mercato statunitense consentirà infatti un salto ulteriore per il gruppo, che continua a crescere e affermare la propria leadership nel settore della microelettronica in Europa e nel mondo”. Il tassello Usa è considerato strategico: “In un mercato complesso come quello dei semiconduttori, dimensioni e presenza globale sono essenziali per la crescita”, afferma Moreno Lupi, managing director di Microtest.
Silvia Pieraccini