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06 marzo 2025

Interporto di Livorno, troppi debiti: i soci prestano 10 milioni. Allo studio la vendita del terminal ferroviario

La società vuol presentare alle banche una proposta di ‘saldo e stralcio’. La Regione spinge per cedere il terminal entro il 2027.

Silvia Pieraccini
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Troppi debiti verso le banche (più di 25 milioni di euro), occorre intervenire. L’Interporto di Guasticce (Livorno) ha bisogno di risorse per ritrovare l’equilibrio finanziario, e gli azionisti pubblici – Autorità portuale del Mar Tirreno settentrionale col 30,3%, Regione Toscana col 18,2%, Camera di commercio della Maremma e del Tirreno col 4,5% e, con quote minori, i Comuni di Livorno e di Collesalvetti e la Provincia di Livorno – riuniti in un patto parasociale che controlla il 58,6% del capitale, hanno deciso la strada da imboccare: faranno un prestito da 10 milioni di euro (in base alle quote detenute) alla società Interporto Toscano Amerigo Vespucci (Itav) spa, che lo dovrà rimborsare in 20 anni con gli interessi al tasso fisso del 4%. Il finanziamento soci servirà a Itav per presentare alle banche una proposta di ‘saldo e stralcio’ diretta a estinguere una parte dei debiti, e per puntare così a recuperare efficienza e attuare il nuovo piano di sviluppo 2025-2029.

Alcuni soci non hanno i soldi per finanziare l’Interporto

La decisione, già approvata dalla Giunta regionale toscana, è ora al vaglio degli altri soci. Il paradosso è che alcuni azionisti non hanno i soldi da prestare all’Interporto. E allora? Li metterà, al loro posto, l’Autorità portuale. E’ il caso della Provincia di Livorno, che dovrebbe versare 170mila euro ma – nell’accordo che sarà firmato tra i soci pubblici – si impegnerà a reperire nel proprio bilancio solo 50mila euro (120mila li metterà l’Authority); o del Comune di Collesalvetti, che si impegna a versare nell’immediato solo 24mila euro, potendo contare sull’aiuto dell’Autorità portuale se non riuscirà a trovare i restanti 97mila. Le quote a carico degli altri soci sono 5,167 milioni per l’Authority; 3,1 milioni per la Regione Toscana; 767mila euro per la Camera di commercio; 675mila euro per il Comune di Livorno.

Ipoteca sul terminal ferroviario

Il prestito dei soci sarà assistito da garanzia ipotecaria sul Terminal Ferroviario, asset di proprietà della
società, che la Regione Toscana spinge per vendere entro il 2027, in modo da rimborsare in anticipo il finanziamento soci. “L’ipotesi di mancata cessione del terminal ferroviario – scrive la Direzione Programmazione e Bilancio della Giunta regionale nel monitoraggio delle aziende partecipate effettuato nel febbraio 2025 – rappresenta un elevato profilo di rischio, che potrebbe compromettere sia l’equilibrio economico che quello finanziario prospettato dal piano, e dunque la possibilità di rimborso del prestito”. Secondo la Direzione, “l’ipotesi di cessione del terminal è preferibile e decisamente più sostenibile anche in considerazione degli obiettivi molto ambiziosi di crescita dei ricavi prospettati nel piano”.

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Silvia Pieraccini

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