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Innovazione

11 dicembre 2025

Intelligenza artificiale per le imprese, Var Group (Sesa) si allea con Perspective Ai

Siglato un accordo di collaborazione che prevede anche l’opzione di ingresso del player empolese nel capitale.

Francesca Moriani, amministratrice delegata di Var Group

Francesca Moriani, amministratrice delegata di Var Group

Var Group accelera sulle soluzioni per l’intelligenza artificiale rivolte alla media impresa: l’azienda del gruppo empolese Sesa ha stretto una partnership con Perspective Ai, società specializzata nell’efficientamento dei processi aziendali e nella creazione di ecosistemi tecnologici su misura, per l’integrazione dell’Ai nei processi critici di business del mid-market industriale e i servizi. La collaborazione strategica, secondo quanto annunciato dalle parti, prevede anche l’opzione di ingresso di Var Group nel capitale di Perspective Ai.

L’iniziativa, nelle intenzioni di Var Group, ha l’obiettivo di guidare progetti di intelligenza artificiale orientati all’efficientamento operativo, all’automazione dei processi e al miglioramento delle decisioni aziendali. Accompagnerà le imprese nel superamento di quel gap che vede molte organizzazioni ferme alla fase di sperimentazione, grazie a una metodologia strutturata e orientata alla performance che sarà chiamata iSquared. “Abbiamo imparato che applicare l’Ai alle organizzazioni senza ripensare il modo di lavorare ha un impatto limitato”, dichiara Francesca Moriani, amministratrice delegata di Var Group, secondo cui “dobbiamo puntare all’integrazione delle intelligenze: interconnessione, superamento della linearità gerarchica e una vera collaborazione tra persone e architetture digitali. E’ fondamentale riprogettare i processi e valorizzare l’input umano”.

Algoritmi e tecnologie non sono la prima priorità

Secondo una ricerca del Mit citata da Var Group il 40% delle aziende non avvia progetti di Ia pur vedendone il potenziale, un altro 40% adotta strumenti di Ia generativa solo per la produttività individuale senza intaccare i processi core, e il 20% che avvia progetti pilota enterprise vede tre quarti di questi fallire prima di arrivare in produzione. L’impatto sui risultati economici è quindi ancora limitato. La tesi di Var Group è che integrare l’Ia nei processi critici di business rappresenti un vantaggio competitivo solo se guidato dalla leva del change management e non dalla mera adozione di nuovi strumenti. ergo, la revisione organizzativa che comprende persone e processi deve costituire la base sostanziale per attivare l’Ia, mentre solo il 30% degli sforzi di un’azienda dovrebbe concentrarsi su algoritmi, tecnologia e dati.

La metodologia iSquared prevede così un approccio strutturato in fasi progressive, progettata per ridurre i rischi di implementazioni frammentate, riprogettare i flussi di lavoro end-to-end – dalla supply chain alle funzioni di supporto – e trasformare l’adozione dell’intelligenza artificiale in un piano strategico che si sviluppa nel tempo. L’approccio verifica la fattibilità e il valore prima di investire, per poi procedere con implementazione e adozione. Le competenze tecniche di Perspective Ai si fondono con l’ecosistema di Var Group- data engineering, cloud architecture e cybersecurity – per creare architetture capaci di evolvere in base alle esigenze dell’azienda.

“Non comprendere i processi porta i progetti al fallimento”

“Per la prima volta nella storia, le aziende possono trasformare il proprio know-how, la conoscenza delle persone in un vero asset patrimoniale”, evidenzia Lorenzo Maternini, amministratore delegato e fondatore di Perspective Ai. L’intelligenza artificiale, sostiene, “non solo automatizza: è in grado di apprendere, strutturare e replicare le correlazioni di pensiero che guidano le decisioni umane. Questo significa che la conoscenza tacita diventa finalmente capitalizzabile: può essere messa a bilancio come patrimonio informativo e trasformata in valore continuo per l’impresa”.

Questo salto tuttavia, secondo Maternini, “richiede un ripensamento radicale. Introdurre l’Ai senza prima comprendere processi, persone, dati e architetture preesistenti porta a costi più alti e, nella maggior parte dei casi, al fallimento dei progetti. L’efficacia dell’Ai nasce da un assessment strategico che permette di ridisegnare un’architettura coerente, sostenibile e orientata agli obiettivi di business. Con iSquared abbiamo sviluppato una metodologia che accompagna le imprese proprio in questo: patrimonializzare i dati e il know-how, rendere intelligenti i flussi operativi e costruire sistemi capaci di evolvere nel tempo”.

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