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14 novembre 2024

Grosseto-Siena: ecco a che punto sono i lavori

Strategica per le due province. E’ un’infrastruttura attesa da 25 anni. Al suo completamento costerà ad Anas 15,7 milioni a chilometro.

Carlo Pellegrino
Grosseto-Siena, i lavori del Lotto 4.

Grosseto-Siena, i lavori del Lotto 4.

Ci sono territori che soffrono per un’endemica carenza infrastrutturale. Un deficit di collegamenti che nel tempo ha condizionato l’economia e lo sviluppo di zone come la Toscana sud-orientale. Qui, le province di Grosseto e Siena, zoppicano sia per una viabilità interna spesso arretrata che per l’inadeguatezza delle infrastrutture principali. Tra queste la strada statale 223, che unisce i capoluoghi attraverso i 53,6 chilometri del primo tronco della E78, il tratto Grosseto-Siena della cosiddetta Due Mari. E’ un’arteria cruciale, che con il susseguirsi degli accorpamenti tra enti e servizi (anche in settori strategici come la sanità e i rifiuti) ha assunto un’importanza sempre maggiore.

Un’attesa di 25 anni

Quando il raddoppio sarà completato, auspicabilmente alla fine del 2026, saranno passati cinque lustri dall’inizio di un intervento costato ad Anas 840 milioni, ovvero 15,7 al chilometro. Nel primo lotto, tra Grosseto e Montorsaio, le ruspe arrivano infatti alla fine del 2001, quando con la legge Obiettivo vengono finalmente trovate le prime risorse implorate per decenni da comunità provate dai continui incidenti. Verrebbe da dire che ne sono passati di inconvenienti sotto i ponti, a cominciare da quello costruito non lontano dall’abitato di Roselle, a una manciata di chilometri dal capoluogo maremmano, per proteggere i resti di una villa romana affiorati dagli scavi per il rilevato stradale. Quel lotto, costato 59 milioni (5,36 al chilometro), apre al traffico a febbraio 2006.

I lavori di realizzazione del Lotto 4.

Questi i lavori ultimati

Poi, a luglio dello stesso anno, tocca al lotto 11, da San Salvatore a Pilli a Siena: 17,9 milioni per raddoppiare 3.030 metri (5,9 al chilometro). A maggio 2008 termina il raddoppio del lotto 2, da Montorsaio a Paganico: 9,3 chilometri costati 74 milioni (7,9 al chilometro). Segue a dicembre 2011 il lotto 11, tra Orgia e San Salvatore a Pilli: 36 milioni per ammodernare 7,12 chilometri (5 al chilometro). A marzo 2012 tocca ai 6,85 chilometri del lotto 3, tra Paganico e Civitella Marittima: investimento di 46 milioni (6,7 al chilometro). Infine, a marzo 2018, apre al traffico il maxi lotto 5-8, quello con il maestoso viadotto Farma che segna il confine tra le due province. E’ un cantiere avveniristico sospeso tra i boschi e le vallate per raddoppiare un tratto di 11,56 chilometri: costo 271 milioni (23,4 al chilometro).

La galleria di Casal di Pari

Sei anni e mezzo dopo nulla è cambiato. Restano ancora da ammodernare due lotti (4 e 9), e un tassello mancante è anche nell’appena descritto maxi-lotto. Qui, sotto la galleria di Casal di Pari, il 21 agosto 2015 scatta l’allarme fessurazioni. Durante le perforazioni della collinetta per scavare il nuovo tunnel vengono individuate alcune crepe (fessurazioni, appunto) nella vecchia galleria. Anas la chiude e inizia un’odissea per gli automobilisti, costretti a una laboriosa deviazione tra le colline. Interventi strutturali di consolidamento ne permettono la riapertura il 23 marzo 2016. Ma il 28 marzo 2018, quando termina l’ammodernamento a quattro corsie del maxi-lotto, la vecchia galleria di Casal di Pari chiude e su di lei cala il silenzio. Solo quattro anni dopo, il 18 maggio 2022, è assegnato l’intervento di riqualificazione da 35 milioni. Il completamento è previsto, fa sapere Anas, nel “secondo semestre del 2025”. “I lavori – aggiunge Anas – consistono nella parziale demolizione del rivestimento in calcestruzzo esistente, nella realizzazione del nuovo rivestimento interno e nell’installazione degli impianti tecnologici e di sicurezza secondo gli standard più recenti”. “Attualmente – aggiunge l’ente – è in corso la realizzazione dei rivestimenti definitivi in avanzamento verso Siena”. Anche se nulla o quasi fila liscio quando si parla di Due Mari: i valori di monitoraggio strutturale hanno infatti “indotto prudenzialmente a ridurre la velocità di avanzamento”.

I lavori nella galleria di Casal di Pari.

I lavori del Lotto 9 partiti nel marzo del 2023

A marzo 2023 il via ai lavori sugli 11,8 chilometri che collegano Ornate con Orgia: investimento da 195 milioni (16,5 al chilometro). Qui a rallentare l’intervento un complesso iter istruttorio: la progettazione definitiva è completata il 20 novembre 2017, poi una richiesta di modifica del tracciato formulata dall’allora ministero dell’ambiente (oggi transizione ecologica) porta a un’attesa di oltre un anno e mezzo per il finanziamento del Cipe (24 luglio 2019). “L’intervento – ricorda Anas – prevede   la costruzione di una nuova carreggiata in affiancamento all’esistente con la realizzazione di complanari per il raccordo alla viabilità locale, tre svincoli a livelli sfalsati, quattro nuovi viadotti sul fiume Merse e sul fosso Ornate, numerose altre opere minori (tra cui 12 opere di scavalco dei corsi d’acqua) oltre all’adeguamento della carreggiata esistente e ai servizi di monitoraggio ambientale”. 

I lavori del Lotto 9, oggi.

“Ad oggi – aggiunge Anas – sono stati quasi ultimati i piani di posa dei rilevati. Sono inoltre in corso di realizzazione tutte le opere di sostegno con pali di grande diametro. Molti attraversamenti idraulici sono in fase di realizzazione avanzata, comprese alcune delle opere di scavalco dei corsi d’acqua. In fase di esecuzione anche le fondazioni delle opere maggiori nonché le fondazioni dei sovrappassi il cui varo è previsto per fine anno”. Il completamento del raddoppio è previsto nella primavera del 2026.

L’intervento di realizzazione del Lotto 4 (il più complesso)

Restano gli appena 2.840 metri tra Civitella Marittima e Lanzo, i più tribolati. Non tanto perché raddoppiarli costa 106 milioni, ben 37,3 milioni al chilometro, un importo record giustificato dalla complessità dell’intervento (otto viadotti e due gallerie). Quanto perché in neppure tre chilometri di strada succede di tutto fin da quando, il 20 dicembre del 2018, l’assegnazione del lotto resta intrappolata nei ricorsi e nella decisione del Consiglio di Stato di rivolgersi alla Corte Costituzionale per dirimere l’emerso conflitto tra codice degli appalti e leggi ordinarie. Il malaugurato fallimento della ditta aggiudicataria, nell’autunno del 2019, rende superfluo il pronunciamento della Corte. E così, il 17 settembre 2020 (tre giorni prima delle elezioni regionali), l’allora ministro dei trasporti Paola De Micheli taglia il nastro dando simbolicamente il via ai lavori: un rito che non avrà fortuna. Difficoltà nell’approvvigionamento di materiali, strascichi dell’emergenza Covid, necessità di modifiche al Put (piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo) paralizzano per anni il cantiere, sul quale si inizia fare sul serio solo nel 2023.

I lavori di completamento del Lotto 4.

Attualmente – illustra Anas – procedono le lavorazioni in corrispondenza dei viadotti: per i primi due e per l’ultimo sono in fase di realizzazione avanzata le elevazioni (pile e spalle). Per il terzo viadotto (il più lungo, circa 475 metri) si sta completando l’impalcato metallico. Sono invece in corso di esecuzione avanzata le lavorazioni per la realizzazione della galleria Poggio Tondo”. Proprio sotto il tunnel, lunedì 14 ottobre, il governatore Eugenio Giani parla di “momento storico che segna una svolta per la viabilità del Sud della Toscana”, quando viene abbattuto l’ultimo diaframma della galleria. Qui, nei giorni precedenti, un’esplosione controllata con 80 cariche esplosive aveva consentito la riprofilatura della parete di roccia. La speranza è che la presenza di Giani, a poche centinaia di metri da dove De Micheli tagliò il nastro, porti maggiore fortuna.

Il lotto 4 sarà l’ultimo ad essere completato e l’auspicio è che succeda entro la fine del 2026. Con tre anni di ritardo rispetto alla previsione iniziale, 25 anni dopo la prima pietra posta sulla nuova Grosseto-Siena.

I complessi lavori di realizzazione (otto viadotti e due gallerie) del Lotto 4.
Autore:

Carlo Pellegrino

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