Il rendering del nuovo quartier generale Fosber a Monsagrati, nel comune di Pescagli (Lucca)
Azionariato cinese (gruppo Dong Fang quotato alla Borsa di Shenzhen), sede in mezzo alle Alpi Apuane nella valle del fiume Serchio, la Fosber si prepara a raddoppiare la produzione di macchinari per il cartone ondulato – di cui è leader mondiale – grazie al nuovo stabilimento che sorgerà sempre a Monsagrati, nel piccolo comune di Pescaglia (Lucca) dove è radicata. Il via ai lavori è stato dato nei giorni scorsi alla presenza dei vertici aziendali e delle istituzioni. L’investimento è salito a 50 milioni di euro. L’intervento interessa il recupero di quasi 60mila metri quadrati di superficie su cui sorgevano 40mila mq di stabilimenti industriali – ex Metaform, Rontani, Teloni & Teloni e MacOver – lungo la via Provinciale per Camaiore.
Un intervento senza consumo di suolo
Un’operazione senza consumo di suolo – spiega un comunicato – che va a riqualificare un’area industriale nata per le piccole e medie imprese, trasformandola in un hub produttivo moderno e sostenibile, progettato con criteri di risparmio energetico, fonti rinnovabili, tecnologie all’avanguardia, attenzione al benessere dei lavoratori (aree verdi, ambienti di lavoro immersi nella natura). “Fosber Valley non sarà soltanto un sito produttivo, ma un vero centro di connessione tra industria e sapere”, spiega l’amministratore delegato Marco Bertola.
Due anni per autorizzare il recupero di un sito industriale dismesso
E’ per questo, e per lo sviluppo che lo stabilimento porterà al territorio, che il manager ha “bacchettato” i politici locali, regionali e nazionali intervenuti alla posa della prima pietra: “Ci sono voluti ben due anni per poter autorizzare il recupero di un sito industriale dismesso – spiega Bertola – un’area in mezzo al nulla che 30 anni fa era una zona produttiva importante della Lucchesia, e che ora demoliremo e ricostruiremo senza mettere un metro cubo di cemento in più. Si parla tanto di competitività, ma competitivi sono gli altri, basta vedere cosa fanno Paesi europei come la Spagna. Bisognerebbe che i politici non facessero i politici, ma ascoltassero con attenzione gli imprenditori”.
Gli addetti saliranno da 400 a 650
La previsione è che la nuova sede sia conclusa per fine 2027, tra due anni e mezzo (sono da demolire e ricostruire 40mila mq). Con la crescita progressiva dei volumi, l’efficientamento dei macchinari e la penetrazione in nuovi mercati gli addetti saliranno – secondo le previsioni – dagli attuali 400 a 650, con un fatturato raddoppiato. Nel 2024 Fosber Lucca ha toccato i 220 milioni di euro di ricavi (400 milioni a livello consolidato), massimo storico raggiunto dall’azienda, grazie soprattutto al buon andamento del Nord e Sud America e al traino dell’e-commerce (che spinge la domanda di scatole in cartone per le spedizioni) e del packaging in carta riciclata (usato al posto della plastica). Il reperimento dei lavoratori non preoccupa più di tanto l’ad: “Non abbiamo grandi problemi nella ricerca di personale, perché possiamo attingere sia dal bacino della Versilia che dalla Media Valle del Serchio e dalla Lucchesia”, spiega Bertola.
Nel nuovo hub nasceranno academy, laboratori, co-working
Inoltre nel futuro quartier generale nascerà la Fosber Academy, uno spazio dedicato alla formazione tecnica e allo sviluppo di figure interne e esterne, diretto ad avvicinare scuola e mondo del lavoro, in collaborazione con istituti superiori e Università. Accanto all’Academy saranno presenti laboratori di R&S, ambienti di co-working e spazi creativi per la digital innovation.
Silvia Pieraccini